Altro che gogliardia

Solo un emerito imbecille, anzi un grandissimo idiota, può pensare che utilizzare i presidi medicali al fine di capire un loro utilizzo sia una gogliardata.

Diglielo a quello di ieri, giovane ancora, purtroppo deceduto, le cui fibre cardiache avevano deciso di mandare a fanculo tutte le leggi di Starling.

Non c’era modo di farle contrarre. Come l’elastico delle mutande che ad un certo punto giace moscio e non tiene su la mutanda.

Hai voglia di aumentare la frazione di eiezione, o gittata sistolica. Il ringer può dare solo un temporaneo sollievo ma essendo istonico dopo 10 minuti si diluisce nel terzo spazio. Hai voglia di agire sul postcarico, in coma, moribondo. Pressione sotto ai piedi. Non puoi bruciarlo con l’adrenalina. Le resistenze sono proprio poco resistenti.

Dunque, che fare?

Ecco, cercare di contrastare la negatività di quelle fibre stantufando il cuore, possibilmente al centro del torace. Cercare di trovare persone sveglie, ma in quella notte canturegna non c’erano…

Solo un emerito imbecille, anzi un grandissimo idiota. Che ha un contenuto cerebrale vuoto. Solo la forma conta, ma i contenuti sono pari allo zero.

Eppure bastava così poco, non foss’altro per rendere giustizia al cadavere.

Un po’ di buon senso, anziché pontificare col ditino, ergersi a custode di verità incontrastate. Buon senso e umanità, quella stessa che è stata ormai persa, persissima. Perché dietro alle formalità, prima di tutto ci sono le persone, l’umanità, appunto, intesa come genere umano, mankind in inglese. Mi piace molto questa parola. Kind, vuol dire anche gentilezza, e mi fa pensare a una calda carezza calata sul genere umano…

Ecco, proprio questo che manca oggigiorno, buon senso e umanità, anziché cazziare per un nonnulla… Quelli che si ergono a persone sagge, che stiano lontane da me, a kilometri da me, perché io non sono per un cazzo saggio e non riesco proprio ad eccettarle.

Solo, dunque, un grandissimo imbecille…


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