International Heraldry Day

Come non festeggiare questo giorno? Io, proprio io, che mi sono votato anima e corpo all’araldica, in particolare a quella civica.

Lo ricordo l’inizio di questo cammino, eccome se lo ricordo. Al confine tra Mozzate e Gorla. Il cartello stradale e… lo stemma.

In quel momento mi cadde addosso un fulmine, mi si aprì un mondo nuovo.

Ebbi la fortuna di incontrare Bruno e Massimo che mi accolsero nel loro mondo di eletti e di privilegiati, quello dell’araldica. Un mondo di studiosi, un po’ arcigni, con la puzza sotto il naso, blasonati, riconosciuti dalle istituzioni e dalle università.

E il cammino iniziò lungo questa strada silenziosa, nei silenzi degli archivi di stato, leggendo le carte ingiallite di documenti antichissimi. I polpastrelli percepivano la polvere depositava sulle pergamente. L’argento o l’oro dei metalli erano così vividi, il leone, l’acquila sembrava che ti stessero parlando e spronando a continuare.

Il simbolo: svelarne il significato e riportarlo dalla storia diventò una missione.

E così dopo vent’anni, quasi gli stessi della mia professione, sono qui, soddisfatto di me e della strada fatta, che continuerò a percorrere, nonostante tutto.

Happy Heraldry Day


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