Into the wild

Andrò in Alaska: ora ne ho la certezza, dopo aver prenotato il volo, l’auto, gli alberghi. Il tutto dal 16 agosto al 3 settembre. Finalmente vedrò coronare uno dei miei più ambiti sogni della mia vita.

Il tour dura in realtà 14 giorni. Gli altri tre sono un omaggio della compagnia aerea Condor, visto che non c’erano voli alternativi. Mi piace l’idea di spendere giorni in più senza sapere bene come riempirli e cosa andare a vedere.

Non mi interessa come sarà, la vorrò godere interamente questa vacanza in mezzo alla natura, al niente più assoluto.

Il pensiero che nell’intero Yukon, grande quanto l’Italia, vi abitano ben 36 mila persone, rendendo la densità della popolazione pari a 0,06 persone per kmq, mi lascia una certa vertigine. Beh, neanche l’Alaska è da meno, con i suoi seicentomila abitanti.

Prenderò l’auto e percorrerò tutte le strade, vedrò tutto ciò che è possibile vedere. Tanto è facile: ci sono soltanto due strade.

Mi porterò il libro di Jack London e penserò alla bellezza sconfinata dell’Alaska. Anche Oriana Fallaci era rimasta folgorata da questa idea.

Respirerò la freschezza dell’aria pulita e incontaminata e mi rigenererò dopo tutta questa fatica. Spero di avervi fatto venire l’acquolina in bocca. Guardate la cartina per vedere il giro.

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2 Commenti

  1. Acquolina in bocca?! Mah.
    Io ci sono stato 2 anni fa e devo dire che è stata una grande delusione. Nel paesaggio uguale e monotono, ci sono ancora tracce del disastro della Exxon.
    Non dimenticarti le catene! 🙂
    SATOR

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