Non appena firmati i documenti e pagata la tassa, alla sera mi ero portato nella prima casa, ancora non agibile e mi ero messo a dormire sul pavimento impolverato. Avevo con me un materassino, il sacco a pelo e un paio di coperte. Mi ero chiuso a chiave e avevo dormito la prima notte in quella che sarebbe diventata la dimora per i prossimi 14 anni. Non c’erano luce e gas, faceva un freddo della madonna perché era il 14 dicembre.
Era pure la vigilia del mio compleanno: volevo farmi un regalo. Dal 1998 al 2014, tanto è durata questa nuova esperienza.
La casa comprata, spinto più che altro da un sentimento ecologista, perché comprendeva un parco verdissimo con tanti alberi e un pratone scosceso, segnava il primo passo per una vita indipendente. Avevo da pochissimo iniziato a camminare e a convivere con la persona che mi avrebbe cambiato per sempre la mia vita. La casa in cui prendevo consapevolezza di costruire un futuro e vivere con la serenità.
Ma neanche la sicurezza di un tetto, il letto grande comprato all’Ikea di Lugano (non so come fossi riuscito a infilarlo nell’abitacolo della Peugeot 106), il forno nel quale ho cotto infinite pietanze per le cene con amici, il minuscolo giardino, una commovente e gioiosa vertigine tra terra e cielo, mi hanno portato alla felicità.
Ed ecco che domani sarà un’altra occasione, con una casa molto più grande, più normale e meno english-like mansion. Andrò a firmare le mille scartoffie e sborserò una cifra da capogiro per le tasse ma avrò un’altra casa. Sono sicuro però che, questa volta, non mi porterò il sacco a pelo e le coperte. Non vorrò avere aspettative perché il futuro che sognavo è il presente di adesso, greve e insapore. Sono disilluso e fermo nell’odierno. Questa casa, testimone di storie d’amore, mica poi tante, tre, finite in modo imprevedibile, celerà per sempre una parte del mio passato.
Lo chiudo e lo sigillo, sbarrando la porta. Mi fanno male gli epiloghi, non tanto per le loro conseguenze, ma per quel mancato riconoscimento della mia persona.
Io però mi voglio bene, MOLTO BENE, non avrei fatto questo passo. Che lo sappia lo st….o di Pavia con il quale ho tuttora un contenzioso in sospeso, che lo sappia L, ormai fantasma da troppo tempo al quale ho giurato amore eterno, che lo sappiano tutti gli altri.
Non scappo io, mi sposto soltanto di pochi chilometri per stare più comodo, perché i ricordi della mia vita, quegli stessi massacrati e calpestati scientemente da questi amori, possano essere riposti in angoli confortevoli e cullati per il resto dei miei giorni. Avrò domani un nuovo atto e una nuova aspettativa ma la gioia sarà soltanto per me.
Try – Nelly Furtado
All I know Is everything is not as it’s sold But the more I grow the less I know And I have lived so many lives Though I’m not old And the more I see, the less I grow The fewer the seeds the more I sow Then I see you standing there Wanting more from me And all I can do is try Then I see you standing there Wanting more from me And all I can do is try, try I wish I hadn’t seen all of the realness And all the real people are really not real at all The more I learn the more I learn The more I cry the more I cry As I say goodbye to the way of life I thought I had designed for me Then I see you standing there Wanting more from me And all I can do is try Then I see you standing there I’m all I’ll ever be But all I can do is try Oh, try, try All of the moments that already passed We’ll try to go back and make them last All of the things we want each other to be We never will be, we never will be And that’s wonderful, and that’s life And that’s you, baby This is me, baby And we are, we are, we are, we are We are, we are Free In our love We are free in our love
All I knowIs everything is not as it’s soldBut the more I grow the less I knowAnd I have lived so many livesThough I’m not oldAnd the more I see, the less I growThe fewer the seeds the more I sowThen I see you standing thereWanting more from meAnd all I can do is tryThen I see you standing thereWanting more from meAnd all I can do is try, tryI wish I hadn’t seen all of the realnessAnd all the real people are really not real at allThe more I learn the more I learnThe more I cry the more I cryAs I say goodbye to the way of lifeI thought I had designed for meThen I see you standing thereWanting more from meAnd all I can do is tryThen I see you standing thereI’m all I’ll ever beBut all I can do is tryOh, try, tryAll of the moments that already passedWe’ll try to go back and make them lastAll of the things we want each other to beWe never will be, we never will beAnd that’s wonderful, and that’s lifeAnd that’s you, babyThis is me, babyAnd we are, we are, we are, we areWe are, we areFreeIn our loveWe are free in our love
Adesso mi attirerò un sacco di critiche (anche perché non mi sono mai esposto dal punto di vista politico) ma lo devo fare perché vedere oggi i festeggiamenti in pompa magna sui Fori Imperiali, con il presidente incartapecorito (che aveva giurato e spergiurato che se ne sarebbe andato fuori dalle scatole, ma che è ancora…
Sarò il battito di mani di cinquantamila persone come se fosse un unico suono. I’ll be your stadium, sarò come uno stadio, ovviamente pieno. La potenza evocativa della canzone del gruppo americano One Republic è così struggente ma si esaurisce con l’unica condizione possibile: ‘till love runs out. Se anche il più grandioso e sincero…
In data di domani il prefetto di Como, Sua Eccellenza Andrea Polichetti, consegnerà nelle mani del Sindaco di Centro Valle Intelvi, Paolo Pozzi, i bozzetti ufficiali e il decreto del Presidente della Repubblica dell’8 Luglio 2021 dei nuovi emblemi civici della nuova comunità, formatasi dalla fusione dei nuclei di San Fedele Intelvi, Castiglione d’Intelvi e…
Voglio essere come il gotico di certe chiese, le cui linee sono semplici, slanciate, maestose; ma mi rendo conto che il mio animo è barocco, piegato dalle necessità su se stesso, con fronzoli, abbellimenti messi lì da altri senza una vera ragione. Mi accorgo che se non faccio un passo indietro, vado a sbattere contro…
E quattro. Ogni volta mi accogli con questo cielo blu, da capogiro. Perchè? Bohemian Rhapsody – Queen Mama, just killed a manPut a gun against his headPulled my trigger, now he’s deadMama, life had just begunBut now I’ve gone and thrown it all away Mama, oohDidn’t mean to make you cryIf I’m not back again…
2013 from Carletto Genovese on Vimeo. Versione ad alta definizione Ecco il bilancio del 2013 in due minuti e tredici secondi (più o meno).2290 ore nel servizio emergenza ed urgenzaNeverending dinners con tanti amicirisottatapasta alla carbonarahamburger11ViaggiMadridBarcellona 1MaroccoCatalognaNormandiaDubaiMadeira Porto Santo e LisbonaEgadiLondonGuadalupaBarcellona 210 Compagnie aereeAir Royal MarocEurowingsTapAir FranceEmiratesAir EuropaVuelingRyan AirBritishLufthansa2 Escursioni a CamogliCamogli 1Camogli 2 memorabileQualche…