Quando la ASST soffoca la storia e la memoria

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Lo so: solleverò una questione di poco conto e penso abbastanza stupida, per questo che lo scrivo su questo blog.

Dal primo gennaio 2016, come videnziato nella loro homepage degli ospedali della Lombardia, le AO si sono trasformate in ASST mentre le ASL in ATS. Tralasciando quest’ultime, di cui non ho capito una mazza, perché parte delle ASL sono confluite nelle prime, le ASST hanno messo ben in evidenza il logo della Regione Lombardia, sì, quello bello, dell’ultimo restyling (si scrive così?), con l’ombretta sotto perché più figo. Vedete, anche in intranet o sulla home page dell’hsacomo.org (ma si può mettere una url più incasinata di così?)…

Morale della favola, hanno tolto tutti i vecchi loghi. Va bene per l’AO Manzoni di Lecco, che non è stata una gran perdita perché la grechina azzurrina credo l’avesse disegnata un bimbo di sei anni, che poi dico io, che c’entra con il Manzoni?

Anyway. Stavano finalmente tappezzando tutto l’ospedale del logo del Sant’Anna, il cerchio contornato dall’esergo (che parola difficile) Ospitale (con la T mi raccomando) Maggiore di Como, adesso si cambia tutto. E no! Non si fa così. Certo che per il logo del Sant’Anna potevano impegnarsi un po’ di più, dal punto di vista grafico, ma almeno riprende da un sigillo di cui, ammetto, e farò ammenda di andare ad informarmi, in cui la Madonna tiene in braccio il Gesù Bambino (Congregazione delle suore di Maria Bambina?).

Il madonnone dell’AO di Busto, certo un po’ inquietante, sparito anch’esso, così il simbolo Caritas dell’AO di Varese.

Va bene me ne farò una ragione… Però almeno le ASST potevano farle diventare in ASSTS (Aziende socio sanitarie territoriali storiche). Che mi rappresenta l’ASST Settelaghi (stiamo giocando a tresette?) e l’ASST della Valle Olona, monca certo di una buona parte del Territorio dell’Olona, e l’ASST Lariana, anch’essa priva di una gran fetta del territorio lacustre?

Povera Diocesi di Como, il cui comprensorio si perdeva su su fino al Grigioni e coinglobava tutta l’Insubria… Adesso è tutto Regione Lombardia.

Per fortuna non mi hanno toccato sigilli storici del San Matteo di Pavia, il Cristo Risorto o la colomba della pace del Policlinico di Milano.

Lo so, è una questione di poco conto, ma tutte le volte quando aprirò la posta aziendale, mi chiederò dove sarà mai andato il sigillo del Sant’Anna.


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