Sotto il cielo di Parigi


A Parigi, Marc e Suzanne vivono insieme ma non stanno insieme: sono giovani e proletari, lei è fiorista, lui commesso. La loro è una convivenza solidale, fatta di presenza e molto non detto. Un giorno in piscina conoscono Lucien, un ragazzo venuto dalla provincia per sfuggire un padre affettuoso e oppressivo. Marc, che è omosessuale, si innamora diLucien; ma è una passione cocente e disperata perché Luciene non vuole saperne in quanto innamorato di Suzanne che ama a sua volta Marc...
Un triangolo dai lati irregolare che nessun teorema può risolvere, uno schema da tragedia classica in un film "pervaso da una tenerezza ostile e solitaria". Scarti compotamentali, slanci e ritrosie, candore e turbine dei sensi pienamente resi dall'ottimo tri di giovani attori. Realizzato in piani sequenza che stanno addosso ai personaggi, Sotto il cielo di Parigi è il primo lungometraggio di Michel Bena, distinato a rimanere anche l'ultimo per la prematura scomparsa del regista quarantenne.

Un film che mi è rimasto nel cuore. Che ho sempre amato e che mi sono portato dentro di me. Peccato non averlo trovato in DVD, peccato per molte cose… Lucien mi parla direttamente, si comporta come mi sarei comportato io. E l’amore negato qui si riassume in un silenzio tragico e ostile. Grandissimo Marc quando dice: beato te che sai che cosa vuoi! Mi ferisce ancor di più che Marc sia realmente morto, una sfiga dietro l’altra, dopo il regista e non sapremo mai come sarebbe cresciuto e diventato. Un cameo cristallizzato nel tempo e dunque ancor più prezioso.

Avevo digitalizzato questo video da VHS con una qualità pessima, ma ora grazie a Netflix che insperatamente lo ha riproposto, sono riuscito a digitalizzarlo con una risoluzione decente e lo posto qui perché non ho altro modo per farvelo vedere, in quanto non esiste il DVD.

Buona visione.