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Quando non impegnato nella stimolante attività di Pronto Soccorso o incollato ad un finestrino a guardare il mondo, mi piace catalogare, raccogliere, mettere in ordine. Lo so, sono disordinato in casa ma non nella testa. Sento un’attrazione fisica, direi maniacale, per la comunicazione visiva, per i loghi, per il messaggio veicolato da queste forme di creatività.

Non mi limito soltanto ad osservare le immagini, le ricostruisco, le smonto, ricreo la perfezione che in esse risiede. Non c’è nulla di più perfetto di un sigillo medievale, di uno scudo che raccoglie l’arma di una famiglia, che dà vita ad una storia lunga secoli di vita. I simboli vanno oltre la mera rappresentazione e parlano e parlano infinitamente. Lo senti il dolore del Cristo deposto dalla Croce, percepisci il brivido di fronte alla solennità di un’istituzione, l’alterità di forme geometrice racchiuse in uno spazio minuto.

Anche la comunicazione scritta è perfezione. Il mondo intimo è altrettanto importante di quello reale. Ho pianto, mi sono immedesimato nei personaggi inventati, ho amato e ho odiato. Un fremito di passione, le angustie patite nei libri. Potessi mettere in questo sito tutte le pagine che mi hanno suscitato un consenso, che mi hanno strappato il cattivo e il buono dentro di me. Potessi farlo riempirei pagine e pagine infinite.