Con la musica ho un rapporto tiepido. L'ascolto certo, ma a parte qualche canzone, non la seguo. Non mi sono mai soffermato su questo mondo. Non ho posseduto dischi se non qualche cassetta o poco altro.
Non seguo i cantanti, magari mi piace solo qualche loro produzione. Di solito quando finisce un brano, non voglio più saperne.
Invece, al contrario, i video musicali mi ispirano, impreziosiscono la canzone, mi catturano. Certo, ci sono video deludenti per canzoni strepitose e invece video eccezionali per testi molto modesti.
Starei tutto il giorno a guardare i video non solo per la musica ma per il messaggio visivo che mi vogliono dare. Apprezzo davvero coloro che realizzano dei video impeccabili. La musica non viene meno se trasportata da immagini anzi acquista un immenso valore.
Qui di seguito una carrellata delle canzoni accompagnate dai relativi video, che più mi hanno colpito o che sono stati scelti per accompagnare i post del mio blog (contraddistinti dal simbolo di una matita).

Ai tempi aveva suscitato un gran clamore per il video. Questo personaggio albino che esce dalle acque svelando una cosa chilometrica. Ma tutto sommato la canzone è orecchiabile. Non è granché ma pur sempre accettabile.

Non so chi la canti, non ho nemmeno un’immagine di lui. Poco importa. Questo video, sparito da youtube, vede un ragazzotto cubano ballare questa canzone ipnotica e magnetica. Mi piace molto, starei ore e ore a guardare il video.

So perfettamente cosa scegliere: il Peyton, vichingo moderno e bonazzo, mi manda in cortocircuito. Del Walhalla che mi chiama, chi se ne frega! Canzone possente, il freddo del Nord ti entra dentro fin dentro al cuore e ti metti in adorazione…

Una canzone famosissima, che è diventata il manifesto gayo del mondo intero. Viaggia in treno il Jmmy imbronciato, cercando un equilibrio per non cadere. Ipnotico il video che si dilunga sui binari del treno, e su quel mezzo sorriso fatto al nuotatore che si tuffa in piscina. Non avrà scampo e deve per forza scappare. Mother will never understand why you had to leave. E già!

Ok, canzone demenziale… ma video tutto sommato accettabile. Mi chiedo come Esselunga abbia potuto patrocinare una cosa simile. Ma certo, per le focaccine si può fare questo e altro.

Il video Crawling dei Linkin Park è davvero spettacolare. Il cantante Chester, che si sarebbe suicidato dopo non molto tempo, è in mezzo alla folla. Ha un contatto diretto con il pubblico e si percepisce tutta la sua sofferenza e disagio. Da brividi e lacrimoni. Fortunatissima la ragazza che viene abbracciata da Chester…

Non so chi sia Don Backy, un po’ se la tira quando canta seduto con quell’aria un po’ strafottente, ma la canzone gli fa perdonare tutto. E non posso che innamorarmi di questa canzone.

Mi piace la sua voce graffiante, irritante, acuta che sfocia poi in una classica ballata popolare. Poi il testo è sempliciotto, quasi stupidotto ma non si poteva pretendere nulla da una canzone simile.

Una canzone bellissima, tema musicale di un film svedese che parlava di amore tra due leader di partito diametralmente opposto. Fammi entrare nel tuo paradiso, altro non so tradurre. Ma è facilmente intuibile. Grandissimi.

Una canzone di cui non comprendo le parole. Abbastanza inquieta, ascoltata in Grecia per la prima volta, dove le radio la trasmettevano in ogni momento. Non so dire molto ma mi piace parecchio

Che dire? Stupenda! Tutti noi l’abbiamo ascoltata, cantata e ballata. La canzone del riscatto, della consapevolezza di essere riusciti finalmente a spezzare quel qualcosa che ci legava ancorati al fondo.

Molto strappalacrime. Se poi si guarda il video, ecco, potrebbero non bastare più i fazzoletti.

Il video è assolutamente insignificante. Poi c’è lui con questo faccione da cane bastonato che sembra voglia piangere da un momento all’altro. Non conosco nulla di lui ma la sua voce è estremamente potente e ti mette addosso una gran vitalità.

Ok, molto stupidotta e semplice ma molto orecchiabile. Alla fine poi non è così male. Da ascoltare più di una volta.

Una canzone che mi ha fatto conoscere il Marco di Angera in un momento drammatico, quello in cui ha scoperto di essere positvo all’HIV. Povero.
Una bella canzone.
Questa canzone è sua e non so esprimere un giudizio. Di essere bella è bella.

Non è proprio il mio genere, ma questa canzone mi ha sempre accompagnato per tutta la vita. Insomma, me la sento cara e vicino a me e davvero, mi fa ricordare la mia fanciullezza tra le montagne della Valtaleggio.

Una delle mie canzoni preferite. Il quartetto delle migliori canzoni in assoluto dei REM (oltre a Losing my religion, Everybody Hurts e Fretless) nella mia personale classifica. Il video poi è strepitoso. Peccato che sia in bassa qualità.

Non so chi la canti, è il promo della Nike delle Olimpiadi del 2008. Una canzone energica, adrenalinica, incalzante con un buon ritmo. Non puoi rimanere indifferente. Anzi ti invita a provare proprio quel coraggio in intestazione.

Tanto breve quanto intensa. Stupenda. Già me lo vedo questo cielo nel quale vengono riposte le speranze, i sogni e i desideri del cantante quando ormai tutto è provato e visto. Un cielo pulitissimo e terso dopo una giornata di pioggia. E la capacità di emozionarsi come quella dei un bambini curiosi e gentili.

Questa ballata ti prende e ti accompagna fino alla fine del testo. Non finisce, non ti annoia. Scorre liscia. Cerchi di essere tutto ciò che il cantante elenca nelle sue strofe. Puoi essere tutto quello che vuoi ma alla fine il vero problema è l0amore, l0amore che ti fa soffrire. Il problema è solo quello.

A furia di ascoltarla, questa canzone, sono riuscito a farmela piacere. Ma la cosa straordinaria che mi ha fatto conoscere i Muse è stata la Simona Ventura che non ha saputo riconoscere il cantante, quando la band, in segno di protesta per dover cantare in playback, ha scambiato i ruoli dei suoi componenti.
La Ventura ha fatto un figura colossale in mondovisione e la cosa mi ha fatto sorridere parecchio. Grandi i Muse.

La rihanna spopola tra i miei video. Questa Russian Roulette è terribile. Ti toglie il fiato. Certo, è una canzone commerciale ma un po’ di ansia te la mette. Anche perché te la vedi la Rihana giocare alla roulette russa?

Una canzone con un mood esotico, orecchiabile, che ti entra nella testa. Bella solo questa canzone per il resto gli Empire of the Sun posso essere dimenticati subito, immediatamente.

Questa pioggia viola che dovrebbe mitigare il dolore della perdita di un amore, avvolge tutto e permea l’universo. È tutto un crescendo di rimpianti. Non volevo causarti sofferenza, non volevo che provassi dolore. Non volevo essere l’amore di un solo weekend.
Toccante e quasi febbricitante. Stupenda.

Gli U2 non mi piacciono molto, ma questa canzone di Bono Vox cantata assieme alla Mary J Blidge, è particolarmente stupenda. Perfetta, quest’uno che racchiude tutto.

Quanto ci fa sentire fragili questa canzone di Sting. Siamo un nulla di fronte all’universo ma soprattutto quando la carne e l’acciaio si fondono assieme, riferendosi all’assasino di un ingegnere americano ucciso in Nicaragua. Grandissima canzone.

Non so nulla di questa canzone, chi la canti. L’avevo sentita per la prima volta durante il trasloco del vecchio ospedale al nuovo Sant’anna. People sufferin’, certo che la gente soffre, specialmente in un ospedale. Canzone fastidiosa, spigolosa, poco musicale. Te la fa sentire proprio tutta la sofferenza. Da sentire una volta e poi lasciarla sedimentare per i prossimi 100 anni.

Adesso guardo se ce l’ho questo dollaro da darti. È abbastanza insistente e appicicoso l’Aloe. Ma come si fa a chiamarsi così? Boh. Carina, un po’ una lagna. Sentita per la prima volta sulla strada per Vistarino in provincia di Pavia.

Mi piace questa canzone del Roby William, di cui ignoro il significato. Ma è particolarmente sentita perché questi bodies sono quelli che ho visto un giorno spiacciati per terra e dunque non posso che associare a quel particolare momento.

È quasi un’istigazione al suicidio questa canzone di Bruno Mars perché non gliel’ha data: praticamente vuole muorire dalla disperazione. Meglio su una granata. Bruno guarda che ci sono tante altre donne…

Deve sapere, che cosa non so. Però è ossessivo il Marc Anthony e forse proprio questa ossessività che la rende molto bella.

Bellissima questa canzone di Guccini, il cui significato risulta un po’ ostico. Però me la vedo questa bambina affacciata sul Talgo che guarda verso occidente, verso il mare, verso l’infinito.

Violenta la Rihanna, ancora un’altra volta canta canzoni disastrose, probabilmente retaggio del suo passato. Ipnotica.

Premesso che Michael Jackson è un grande e che nessuno mai riuscirà a euguagliarlo, poche canzone di lui mi prendono fino in fondo come questa.
Mi piace il video, il canto sostenuto e convinto. Il video è semplicemente maestoso anche se semplice e con pochi setting. Grandissimo.

Canzone famosissima. Io la propongo così come viene canta nello spezzone inserito nel film bellissmo Across the Universe. Le immagini sono davvero commoventi e con una fotografia eccezionale. Ti fa sentire tutta la violenza degli scontri di Detroit e l’annuncio della morte del militare ti entra direttamente nel cuore.

Canzone misteriosa, senza un preciso significato, cantanta in pseudo latino, ma ugualmento affascinante, che rievoca atmosfere gotiche e lontane.
Da sentire in religioso silenzio.

Tutti noi abbiamo qualcuno che ci scaldi il cuore. E se è James Blunt ancora meglio. Soprattutto in questo video in cui interpreta il riders che viaggia lungo le strade deserte dell’America

La Lana del Rey insomma incontra le mie preferenze. Non l’avrei mai detto. Però bisogna prenderla a piccole dosi. Altrimenti rischi davvero di morire.

Caruccio il Cristopher Crosso quando aveva tutti i riccioli. Ora che è pelato, imbolsito, non so se la sua Ride like the wind avrebbe lo stesso fascino.
La voce è perfetta, un po’ in falsetto, ti fa sentire come se riuscissi a percepire il vento che ti sfiora.