Con la musica ho un rapporto tiepido. L'ascolto certo, ma a parte qualche canzone, non la seguo. Non mi sono mai soffermato su questo mondo. Non ho posseduto dischi se non qualche cassetta o poco altro.
Non seguo i cantanti, magari mi piace solo qualche loro produzione. Di solito quando finisce un brano, non voglio più saperne.
Invece, al contrario, i video musicali mi ispirano, impreziosiscono la canzone, mi catturano. Certo, ci sono video deludenti per canzoni strepitose e invece video eccezionali per testi molto modesti.
Starei tutto il giorno a guardare i video non solo per la musica ma per il messaggio visivo che mi vogliono dare. Apprezzo davvero coloro che realizzano dei video impeccabili. La musica non viene meno se trasportata da immagini anzi acquista un immenso valore.
Qui di seguito una carrellata delle canzoni accompagnate dai relativi video, che più mi hanno colpito o che sono stati scelti per accompagnare i post del mio blog (contraddistinti dal simbolo di una matita).

Più la sento, meno mi piace. Non so, c’era stata una folgorazione ma a desso a distanza di tempo, non riesco a farmela mia. E’

Brillante canzone con un bel video. Jamiroquai è abbastanza insopportabile ma accettabilissimo in questa situazione.

Spettacolare canzone degli Aerosmith. viene proprio a prenderti per mano e non ti lascia con questa voce calda e il suono della chitarra. Su dai sogniamo insieme a loro.

Lo so, i Modà sono noiosissimi. Vogliono fare i bimbetti adolescenti quando ormai hanno raggiunto il momento del redde rationem. Salvo però solo questa canzone particolarissima e, devo dirlo, molto bella.
Si parla di amore, di scopate, di quel moto di orgoglio che scatta nel maschio alfa per tenersi la donna quando lei, troia, se ne va via, senza magari un vero motivo. E tu rimani solo in pochissimo tempo, proprio come il tuono dopo il lampo.
Dopo queste parole si raggiunge il massimo della musicalità della canzone che altrimenti sarebbe proprio scarna, ma la voce di lui riempie ogni spazio.

La canzone in sé mi lascia abbastanza indifferente, forse perché la reputo falsa. Tant’è che è nata sulle strade del Maryland. Giusto per essere onesti.
Che poi forzatamente l’hanno ambientata nello stato del West Wirginia, questo è un altro discorso.
La trovo abbastanza lagnosa, ma quando la sento guardando il video dell’Ufficio del Turismo, diventa una cosa sublime e bellissima.
Chi non vorrebbe andare in West Virginia dopo queste immagini stupende? Sento le goccioline del Shenandoah River che mi bagnano, riesco ad assaporare il misty tate of moonshine, mi sento camminare tra le foglie ingiallite.
Io ho già prenotato. E voi?

Un testo che mi ha sempre accompagnato e che mi piace sia per la musica spigolosa sia per il testo. Una canzone non facile, spirituale, che trascende la realtà, visionaria.
Non sono un amante di questo genere ma questa canzone entra dritta dritta nel mio cuore.
Soprattutto non riesco a togliermi dalla testa questa frase:
the pain of war cannot exceed the woe of aftermath
Non è la guerra che fa male, ma quello che si perde e non si riesce più ad ottenere.
Bring it back.

Io pensavo che il titolo fosse “I need a hero”, non cambia tuttavia il significato.
Questa Bonny Tyler ha urgentemente bisogno di un uomo, non uno qualunque, un eroe, che non debba essere per forza dotato di poteri ultraterreni ma sicuramente bello, figo, fresco dopo la battaglia (e magari non puzzare di sudore). Deve essere forte e veloce (a fare chissa cosa… bè, lo immaginiamo).
Lo cerca durante la notte e nel caso lo trovasse, giura, che le basterebbe per tutta la durata dell’oscurità.
E brava, la nostra vaporosa Bonny! Con questo video, al limite del ridicolo, dove lei è ben predisposta ad accettare il suo “Hero” con le braccia protese, spera che la prenda sul carro e la faccia volare fino al sole.
In tutte le situazioni improbabili dove viene ripresa – nel deserto del Gran Canyon (presumo) o in una casa dalla quale esce incolume senza un capello arrostito – lei è in ginocchio, pronta al sacrificio.
Fa quasi tenerezza. E dateglielo questo “Hero” altrimenti ci smarona per il resto della nostra vita.

Se inizio con il Tiziano Ferro, non la finisco più. Di lui non si butta via niente, esattamente come ho detto per il Marco Mengoni.
Non posso mettere tutta la discografia del Tiziano, che fino adesso non mi ha ancora nauseato. Voglio mettere questo pezzo sconosciuto alla maggior parte della gente.
Un testo semplice, sulla volontà di combattere, sul desiderio di essere integri e vincenti nella vita di tutti i giorni.

Non so chi la canti, ma è inserita nel film rivelazione Waltz with Bashir, un cortometraggio, un film d’animazione sulla guerra in Israele.
Non può essere tolta dal contesto in cui l’hanno inserita. Il viaggio intimo di un soldato dell’IDF, che ricorda l’invasione nel sud del Libano. Un viaggio che gli permette di esternare tutti i desideri di un ragazzo giovane che, però, evaporano con la cruda realtà della guerra.

Struggente questa canzone, nella quale il cantante continua a domandarsi dov’è il proprio padre.
Anche se rivolta in lingua francese e dunque poco percepibile, questa richiesta, che rasenta l’ossessione fatta davanti a un papà imbalsamato, è davvero struggente.
Grande Stromae!

Tutti la cantano questa canzone perché è famosissima.
Eppure ne sono venuto a conoscenza soltanto dopo aver visto il film Shrek e in questa versione che la propongo.
Bellissima, bisogna dirlo, ma ormai troppo abusata: perde di significato per tutte le volte che viene cantata.
Voglio solo ricordare queste parole:
And I’ve seen your flag on the marble arch
And love is not a victory march
It’s a cold and it’s a broken Hallelujah
L’amore non è un qualcosa che si vede, una vittoriosa marcia, ma un triste e freddo alleluia. Queste parole vogliono dire tanto per me, riassumono dieci anni della mia vita.
Per cui, nonostante tutto, è molto importante questa canzone.

Non di certo per il video viene ricordata questa canzone, che non ha bisogno di commenti perché è già di per sé perfetta.
Ma anche il titolo – Nothing else matters -, cioè chissenefrega di tutto il resto quando l’altro è a portata del tuo cuore, è perfetto.
Trust I seek and I find in you. Questa fiducia che trovo in te, mi basta e non mi serve altro.
Quanta innocenza in un testo diventato pietra miliare del mondo musicale.
Non voglio lasciare commenti inutili che la rovinerebbero, anzi la voglio conservare nel mio cuore in eterno così com’è.

Una canzone lunga, con un ritmo diverso verso la fine. Bellissima questa canzone del Justin che rievoca il passato guardando se stesso attraverso gli specchi. E molto bello anche il video

La Madonna, chi non la conosce? Durante la nostra infanzia chi non si è smaronato con le sue canzoncine?
Beh, io ne salvo soltanto una (anzi una e mezza ) ed è questa.
E’ una cover, molto commerciale della canzone di Rose ROyce. Ok, il video non è gran ché, fatto con pochi soldi, e con queste tende che si spostano con il vento. E chiudetele queste finestre. Il testo e la musica però sono incantevoli. Una lagna ma accettabile, di una donna che ormai ha perso il sapore dell’amore, un po’ depressa, che si sente finalmente libera dopo essere stata abbandonata.
E poi quell’errore nel titolo… rafforza ancor di più la disillusione provata.
Canzone poco conosciuta ma molto bella

Video meraviglioso che parla di uguaglianza, parità, di stereotipi. Quando siamo nudi, siamo tutti uguali e lui, il Jay, ‘sto bonazzo della madonna, si spoglia proprio per dimostrarlo e si unisce in un gruppo di persone anch’esse nude.
In questa passeggiata-spogliarello, mostra tutte le situazioni in cui ci dimentichiamo spesso e volentieri che davvero noi siamo tutti uguali e che dentro il nostro corpo scorre lo stesso sangue.
Wir sind nackt.

La canzone è di una noia mortale, poco musicale. Non sarebbe assurta alla mia attenzione se non fosse stato per il video che a differenza della canzone rasenta la perfezione. Anzi, è perfetto così.
Per capire il secret bisogna aspettare le sequenze del video che vengono riavvolte fin dall’inizio del misfatto. Ma si capisce perfettamente dalla prima inquadratura di che cosa si tratta. Sono bellissime le immagini, le espressioni, i dettagli, le facce di lui e di lei.
Stupendo davvero.

Un testo difficile, una tematica politica, un significato piùttosto criptico. Ma questa Crime of the Century dei Supertramp è superlativa, immensa, altamente evocativa.
Mi lascia sempre senza fiato.

Non ci sono video interessanti per questa canzone bellissima. Ci sono solo le parole quasi sussurate da questa voce incrinata dalla disperazione, dalla consapevolezza che l’amore si rompe qualche volta.
Quante volte ho guardato la copertina del disco dei Prefab Sprout (ma che nome è?), mi sono sempre soffermato sul volto di lui, un po’ sfatto, di tre quarti e mi sono lasciato andare dalla musica.

La voce dell’eterea Lana del Ray non è melifflua, è calda, ti avvolge ma non ti si appiccica. Ha quel giusto equilibrio che non ti fa nauseare.
Poi, questa Young and Beautiful è stupenderimma. Quando ti domanda “Will you still love me when I’m no longer beautiful?” – mi amerai ancora quando non sarò più bella? -, sembra che te lo dica proprio a te, ti entra nel cuore e ti trafigge.
Questa consapevolezza ti fa amare la Lana del Rey, nonostante possa essere spazzata via da un soffio di vento. Eppure nonostante le critiche feroci, ha sempre resistito ed è rimasta in piedi.

Questa senza dubbio è la prima in assoluto tra le mie preferenze. Non ho tentennamenti.
È la canzone perfetta, perfettissima, con un video semplice ma efficace.
Nessuno s accorge del lieve tremolio dovuto al movimento della macchina da presa.

Tutti conoscono la Billie Jean di Michael Jackson, ma pochi questa versione.
Boh, mi piace di più, perché intima, più calda, più sofferta, meno melodiosa e più vera.

Di Marco Mengoni non si butta via niente. È b(u)ono tutto. Per ora va bene così, fino a quando non mi stancherò (spero il più tardi possibile).
Di questa canzone prenderei solo il testo perché il video è modestissimo e poi diciamo lui, nel letto (nel quale potrei fare tutti i pensieri peccaminosi), con quell’aria perfettina, stona con l’impegno delle parole.
Insomma si parla di amori e di tradimenti e lui fa il sostenuto. Certo se lo può permettere e gli concedo anche quell’italiano zoppicante all’inizio della canzone.

Lo so, è una canzoncina stupida, stupida. Ma il video mi ha tirato scemo.
Bellissimo, costato non più di 10 euro, con qualche studente fancazzista della Uni Milano e un po’ di effetti al computer. Il risultato è davvero strepitoso. Non smetterò mai di guardarlo.

Canzone semplice semplice. Bella, orecchiabile, un motivo sereno, cantato da una persona innamorata.
Ciò che la rende speciale è il video, senza grosse pretese, ma minimale. Lui che dorme sul divano mentre lei gli ronza attorno. L’amore è pure questa semplicità.
Però le occhiaie della Irene Grandi e quel taglio di capelli, non si possono guardare. Bocciata!

Grande Marylin! Peccato per il video che sarebbe stato magnifico se fosse stato riprodotto in alta qualità. Le parole nascondono il disagio di questo amore velenoso, bacato, non propriamente salvifico.
E solo a distanza di anni, ho scoperto che era il leit motivo che legava il bastardo a me. E io non sapevo nulla. Incredibile.

Immensa, celestiale, insuperabile. Non ho altre parole per definirla perché ogni cosa sarebbe riduttiva.
Anche questa entra di diritto nella top 10 della classifica delle migliori canzoni. Bellissimo anche il video, kitch, suntuoso, memorabile. Su youtube non c’è sebbene fosse presente nel passato. Potete fare click sul link sottostante.
https://www.charliegolf.it/video/the_power_of_love.mpg
Comunque se volete vedere un’altra versione, Holly Johnson è magnifico. Forse molto affaticato, ma un grande.

Bella canzone, bello il testo. Impegnato ma non troppo. Vuole far incazzare ma poi è di una dolcezza incredibile. Mi piace il video in particolar modo, le comparse, che subiscono le angherie della Lisa ma ne traggono piacere.
Già il piacere di avere addosso la Lisa, insomma non è da tutti i giorni. Mi piaciono le espressioni di ciascuno, di uno dei gemelli, del finto addormentato che si lascia slacciare i pantaloni, degli altri arrapati. Una nota di lesbicume non guasta e aggiunge sapore al video.
Compliementi cara Lisa.

Canzoncina senza pretese, ma il video è strepitoso. Molto bollywood, molto coreografico, molto ritmo. La storia non regge, ma fa lo stesso. Lo sa anche la cantante, quando versa le lacrime falsissime per il suo Romeo. Bellissimo video.

Già di per sé la canzone dei Queen è stupenda da sola e non avrebbe bisogno di altro.
In questa versione dei Dune, con la sciacquetta che canta e lui, il biondo nordico che non la caga di striscio, è davvero stupenda.
La potenza delle immagini evocata attraverso le montagne e le vallate della Scozia, i ruscelli e le cascate, entra nel cuore.
Nonostante tutta l’umidità i capelli di lei sono perfetti e svolazzano al vento come se niente fosse. Lui imperturbabile, un po’ sordo alle continue richiese di copulamento di lei, è sempre a testa bassa, fa finta di bere l’acqua fresca di ruscello, non spicca per intelligenza.
Il quadro è però perfetto così.

Il Bublé bisogna prenderlo a piccole dosì, assaggiarlo poco alla volta altrimenti ti viene il diabete ed è indisponente. Non mi piace se non per la sua bellezza, trattenuta stento, perché tra poco non lo sarà più….
Eppure… già questa canzone…. insomma io credo che ci sia la perfezione in tutto. La musica, il video e la bellezza di lui. Il ritmo ti incalza in questo crescendo, in questa ripetitività.
La metterei davvero nella top ten perché dopo averla sentita al tutto volume, dopo averlo osservato, desiderato di abbracciarlo, davvero ti senti bene. Ma davvero tanto.
Canzone dentro al cuore per tutta la vita.

La risposta è certamente no. Ma vale la pena chiederlo e illudersi, soprattutto se si è liceali, giovani, goderecci e ingenui come il protagonista. Mi piace molto questa canzone, lui con quella faccia che sta per esplodere, brufolosa.
Per fortuna che ha fatto soltanto questa canzone e poi il John è caduto nel dimenticatoio. Ce lo ricorderemo per questa canzone.

La canzone di Rihanna è già di per sé stupenda ma cantata da Josef Salvat, che non so chi sia, rasenta la perfezione.
La voce strepitosa riempie tutto, è la sola protagonista indiscussa.
Ho conosciuto questa versione dopo lo spot pubblicitario della Lancome che vede come protagonista la Julia Roberts. Lei con la sua grande bocca e sorriso che più sorriso non si può, puccia i piedi nella fontana, allarga le braccia nel getto degli zampilli e regala possibilità di amore agli astanti, che ovviamente senza di lei, come una novella cupido, non riescono ad andare oltre.
Una versione della Calzedonia un po’ più elaborata…
Ma del Joseph sono completamente innamorato…

Sicuramente la canzone più bella in assoluto, quella che metterei in cima alla classifica. È stata un’ossessione, sin dall’inizio, sin dalla prima volta che l’ho ascoltata all’interno della colonna sonora del film “Until the End of the World”.
Ricordo la mia disposizione d’animo al ritorno su un volo della Tarom; con il walkmann, suonai la musica in un loop durato per tutto il viaggio. Piansi, quanto piansi sotto il cielo di Bucarest!
Il testo è criptico, non si capisce niente, come la maggior parte delle canzoni dei Rem.
Ho cercato di comprendere le parole, quelle stesse che scendevano nel cuore. Quel ritornello DONT TALK TO Me mi entrava e non mi lasciava.
In Australia, ben nove anni più tardi, chiesi a una viaggiatrice inglese che cosa dicesse. La cosa che mi sconvolse fu che neanche lei seppe capire le parole. Ma come? Una persona inglese che non sapeva sciogliere il mio dilemma?
E poi, finalmente con lo sviluppo di internet, riuscii finalmente ad avere il testo completo. Ma neanche in questo caso, non mi racappezzai.
Mi piace pensare che si parli del figlio di una copia, un figlio invischiato in questa relazione abnorme, dove il padre e la madre sono invisibili, dove nessuno si prende cura di lui. E non gli basta essere trattato con le maniere gentili o con rabbia. Lui vuole essere amato, vuole essere legato come l’anello alla collanina, non vuole essere un peso, un dado che è stato lanciato, o una pallottola già sparata, ormai inservibile.
I accepted with a gentle tongue…
Reach peace with a E-A-see
Don’t threaten me with a gentle tease
Don’t threaten me with angry…

Grande canzone d’amore. Nulla da eccepire.
Bella, anzi grandiosa, la metafora “Sign your name across my heart”. Firma il tuo nome proprio qui, nel mio cuore. E “I want you to be my lady”, lo voglio e non ci sono storie.
Peccato per il video: poco credibili le parole che escono dalle labbra di Terence. Non si capisce bene chi sia la donna tra i due, tra il cantante e lei, la donna che dovrebbe completare l’altra metà.
La virilità tanto evocata con una poesia indiscussa non regge al narcisismo di lui che si fa riprendere con dei primissimi piani, mossettine delle spalle al ritmo del suono. E poi anche il limone finale, diciamolo, gli fa quasi schifo.
Insomma mi sarei aspettato un uomo rude, un uomo sul cui cuore davvero si possa firmare il proprio nome. Capisco che lei non voglia proprio stare con lui, anche perché mi sembra proprio una sciacquetta, una che mi irrita parecchio con quel gesto spocchioso di tirarsi sui capelli.
Ma la canzone vince tutto.

Se te lo dice lei con questa voce, come non fermarsi?
Non conosco chi sia la Sam Brown e quali canzoni abbia mai fatto, ma mi piace questa canzone, questa supplica, questa richiesta.
Fermati prima che il mio cuore vada in frantumi. Poi, va beh, il resto della canzone è la solita lagna di una donna ferita, che supplica il moroso di tornare da lei.
Lei si vede che è accecata dalla gelosia. Non mi importa.
Preferisco il video, sebbene sia puntato quasi per l’intera durata della canzone sul suo caschetto biondo. Interessante la scenografia dietro, questi figuranti che puliscono lo stage e rimuovono la polvere. Non si vede molto ma sicuramente viene rimarcato lo sforzo di di lasciarsi alle spalle questo momento, questa delusione d’amore.

Ci sono tanti motivi per cui amo questa canzone. La musica, sicuramente; è costruita su un ritmo semplice, ripetibile, riempita da parole senza un preciso significato che vanno bene in qualsiasi occasione.
La vera ragione è il flash mob dell’Eurovision Song del 2010, uno spettacolo bellissimo che ha interessato tutta l’Europa, ma proprio tutta, ad eccezione dell’Italia. Te’ pareva.
Nei vari spezzoni ripresi nelle singole nazioni europee, c’è di tutto: la massa uniforme di un concerto a Dusseldorf, ragazzini festanti su una collina di Reyikjavik, l’incontro sui ponti di Lubliana; l’invasione di giovani nel viale principale di Vilnius; il ballo in solitaria di uno su un isolotto del Mare del Nord; c’è anche la famigliola festante in un angolo sperduto della Croazia o della Bielorussia. Le stesse scene le ritroviamo in Spagna a L’Alfas del Pi, a Londra, a Dublino, a Gothenburg, a Malta, nell’Azerbaijan, in Francia e addirittura in Russia. E così via comprendendo tutte le nazioni europee comprese Turchia e Israele.
Insomma un ballo corale, esaltato dai singoli in un’unica reppresentazione che viene ripetuta e trasmessa in mondovisione come un gioioso esperimento sociale.
E poi mi piaciono molto i due presentatori all’inizio, quando dicono We have an amazing audience. Are you the best ever looking audience in history. Let me ear you as loud as you. Very goot And now be quiet. Are you ready to dance? Ma certo che sono prontissimo a ballare, e con me tutta l’Europa.
Che poi questa canzone l’abbia cantata un duo svedese di negri poco importa. Bellissima.

Non ho la più pallida idea del significato della canzone le cui parole tedesche suonano come rumori minacciosi.
Neanche con la traduzione automatica si resce a capire molto. Però mi piace. Mi piace lui, questo tipetto simile al cantante degli 883. Mi piace il coretto iniziale con la nenia quasi fastidiosa dei bambini. E lo sguardo ipnotico delle persone che assistono allo scoppio della bomba atomica.

Canzone bellissima e video eccezionale, con una fotografia da professionisti.
Mi piace lei, la vecchiarda cotonata che suona il piano (falsamente), i cavalli.
Ma soprattutto le parole sarò il suono di cinquantamila mani che battono all’unisono… un’immagine perfetta per raccontare l’amore, ovviamente fino a quando dura.

Difficile a chi dare ragione, ma guardando il video io propenderei per lui.
Non so con quello sguardo, come si presenta, non abbassa gli occhi. Certo poi in un altro video c’è la risposta di lei ma non è molto convincente.
Trovo la voce di lui molto bella nonostante le scarpe in tinta con i pantaloni (orribile)