La kryptonite nella borsa


Nella Napoli del 1973, Peppino Sansone, un sensibile bambino di 9 anni impacciato e occhialuto, vive in una famiglia alquanto bizzarra e sopra le righe; sua madre Rosaria è entrata in depressione e si è chiusa in un angosciante silenzio, dopo aver scoperto i tradimenti del marito commerciante. Il padre cerca di distrarre il figlio dalle vicende familiari regalandogli tre pulcini da allevare come animali da compagnia, che però faranno una brutta fine.

A distrarre Peppino ci pensano i giovani zii hippie, Salvatore e Titina, che lo coinvolgono in feste in discoteca e manifestazioni femministe. Ma il più grande amico di Peppino è suo cugino Gennaro, un tipo strano che si crede Superman. Quando il cugino muore improvvisamente investito da un autobus, Peppino, grazie alla sua fantasia, lo riporta in vita nel suo immaginario, come supereroe e maestro di vita.

Grazie ai suoi "consigli", Peppino affronta le vicissitudini quotidiane e si avvicina al complicato mondo degli adulti. Tra l'altro da alcuni dettagli si capisce che la morte di Gennaro è stata forse causata dalla sua inespressa omosessualità e sul finale del film il ragazzo insegna al bambino ad essere quello che si è, valorizzando le proprie diversità personali.

La trasposizione cinematografica del film di Crotoneo. Bello ma mi aveva lasciato un po’ così insoddisfatto. E osate un po’ di più. Caspita.

Però divertente e frizzante.