Dopo l’arrabbiatura con quella dell’albergo, ho deciso di non mangiare più al Patanera e nemmeno fare la colazione. Essere trattato come un pezzente sia la prima sia la seconda volta è veramente disgustoso. Ne ho approfittato per un giro in centro a Corraleyo. Di sera, sembrava anche carina, almeno il centro. Una piccola Polignano raccolta attorno alla baia. C’era poca gente, tutti turisti e surfisti. I locali erano tutti affacciati attorno alla piazza principale, abbellita da lucine natalizie. Ho scelto un ristorante il primo che mi ispirava fiducia. Ho evitato come la peste quei locali dove ti davano le tapas. Sei assaggi alla bellezza di 40 euro. Immagino, esci fuori che ti mangeresti anche la statua del marinero messo in mezzo alla strada sul lungomare. È stata una serata carina anche se fredda e ventosa, ma d’altronde… Non posso certo lamentarmi. Dopo cena, sono tornato in albergo, ho socializzato con i mici del giardino. Mi chiedevo come potessero convivere con i cactus. Prova a farti le unghie su uno di quelli…
Stamattina di buon ora, sono uscito dall’albergo e non ho fatto colazione come mi ero promesso. Invece sono andato a sud. Volevo fare un giro nel centro dell’isola ma sono stato saggio e mi sono diretto alla capitale. Prima di perdermi su qualche montagnetta! Ho preferito andare direttamente alla capitale, visto che non l’ho ancora vista.
Puerto del Rosario è più grande di Arrecife, mi aspettavo un centro elgante e pieno di vta. Invece no. La via principale è una Rambla venuta male, dismessa e necesitterebbe un po’ di più di cura.
L’ho percorsa tutta dapprima verso il mare e poi in senso contrario arrivando fino al Municipio, che si trova in un palazzaccio di cemento armato e dipinto di giallino. Insomma tutte le costruzioni sono dipinte di bianco invece questa sembra davvero una caserma. Ho fatto colazione con brioche e cappuccino. Non malaccio e dopo aver visitato anche la cattedrale di Nostra Signora del Rosario, mi sono portato all’aeroporto. Fine di questa settimana scarsa nelle due isole orientali delle Canarie. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal paesaggio, dallo spirito libero di queste isole. Non si sono votate al turismo sfrenato. Certo, ci sono anche qui cose orrende da vedere, ma molto e ripeto molto meno di Gran Canaria e Tenerife… D’altronde sono inospitali, la maggior parte è coperta da lava. Non c’è vegetazione, le montagne sono brase, brulle senza alberi. Quelle quattro palme sparute, devono sopravvivere al ventaccio e al caldo. Non c’è possibilità di ulteriore sviluppo e credo che lo abbiano capito gli abitanti.
Sono contento di averle viste di inverno, così come del resto le altre due isole canarie. Non c’è di meglio che guastarsi il paesaggio senza la ressa e le orde di gitanti in vacanza turistica.
Non so cosa scegliere tra Lanzarote o Fuerteventura. Paesaggisticamente la prima è infinitamente migliore ed è più autentica. Fuerte ha anche la storia, un po’ meno sbiadita di Lanzarote.
Ho apprezzato tanto il piccolo borgo del Golfo. Proprio ai confini del mondo. Adesso mi mancano le isole minori, ci farà un pensiero prima o poi.