Copenaghen Islanda

Un viaggio memorabile, bellissimo. Questa Islanda che ci ha ancora accolto a braccia aperte.

Un giro per il periplo di questa grandissima isola. Lo stesso che avevo fatto anni prima ma con alcune differenze. Abbiamo visto tanti posti, il tempo non era tra i più clementi, ma ci sono state anche giornate di sole.

Indimenticabile la giornata sul ghiacciaio dove io e Tiziana ci siamo ribaltati sulla motoslitta. Bello, molto bello con tutta la libertà nello scegliere i posti e i luoghi dove dormire. Mi ha pure fermato la polizia locale perché andavo a 118 km orari sulla strada che portava all’aeroporto.

1 giugno 2006,giovedì 01

  • Milano Malpensa Cophenagen (14:35-14:55 +0)- (16:45-16:40 +0) Durata 01:45

A mezzogiorno è arrivata Tiziana. Suo fratello poi ci ha accompagnato fino a Malpensa. il viaggio poi è stato perfetto. Dall’alto abbiamo visto il lago di Como e alcuni paesini della provincia. Una volta in Svizzera sono comparse le nuvole. Ho ripreso padronanza della geografia quando abbiamo attraversato la linea del mare tra la Germania e la Danimarca. Con l’aiuto della cartina. abbiamo riconosciuto tutte le zone. Ci siamo avvicinati a Malmo, abbiamo riconosciuto il ponte dell’Oresund. Per uscire dall’aeroporto di Copenaghen abbiamo fatto i chilometri. Abbiamo preso un taxi, un signore fuori di Testa che ci ha portato fino al Castelletto. Abbiamo passeggiato lungo il confine del fossato. Abbiamo fatto un giro lunghissimo per vedere la sirenetta, eppure ce l’avevamo proprio davanti. Abbiamo preso un altro taxi per il ritorno in aeroporto. Questo era più gentile. Tra l’altro si è fermato per pochi attimi, tempo di scendere e fare le foto al vecchio porto. Siamo arrivati in aeroporto giusto in tempo per il secondo imbarco.

  • Cophenagen Keflavik (19:45 +0-20:05 +0)- (20:55-2- 21:10 -2) Durata 03:15

Il viaggio è stato perfetto, ho visto il profilo della Danimarca e le Faroe Islands. Per il resto poi era tutto nuvoloso e non si vedeva niente nemmeno quando siamo atterrarti. A Keflavik abbiamo scoperto di aver perso il bagaglio della Tiziana. Dopo la denuncia e un’attesa estenuante, siamo riusciti a prendere la Toyota Yaris. Ci siamo portati a RKV fino all’albergo in centro. Era tutto bello tranne il tempo, che non era molto clemente. Pioveva e c’era nebbia. Siamo tornati di nuovo a Keflavik, perdendoci nel quartiere di Hafnarfjörður, ma non ci hanno dato speranza per questo giorno.

2 giugno 2006, venerdì 02

È stata una giornata molto intensa ma bellissima. Dopo colazione siamo partiti per Þingvellir, il vecchio sito del parlamento islandese. Ci siamo incamminati lungo il percorso della rima di frattura delle faglie, americana e europea. Dopo di che abbiamo preso l’auto e siamo arrivati al parco dei geyser Strokkur. Come nel precedente viaggio, ho messo i piedi nelle pozze calde. Abbiamo visto il geyser eruttare. Così con l’auto ci siamo portati ancora ad ovest per vedere la cascata Gulfoss. C’erano tutti gli arcobaleni. E Tiziana non voleva tornare indietro. Siamo ritornati, ci siamo fatti il periplo del Crater Kerið. Dopo di che ci siamo fermati ad un centro commerciale. Abbiamo telefonato in aeroporto ma la valigia non era ancora pronta. Così ci siamo portati alla blue Lagoon. Lungo la strada, manco farlo apposta ci hanno chiamato dicendo che la valigia sarebbe arrivata in albergo alle 21. Siamo usciti alle 22. Abbiamo cercato un posto dove mangiare a Grindavik ma era tutto chiuso. Così siamo tornati a RKV dove abbiamo mangiato in un ristorante per turisti dal nome Caruso. A mezzanotte abbiamo fatto un giro in centro per vedere il parlamento, la sede del governo e il municipio. Alle una siamo andati a dormire.

3 giugno 2006, sabato 03

È stata un’altra giornata molto lunga e intensa. Alla mattina abbiamo fatto tardi la colazione. Tiziana era di una lentezza esasperante. Siamo andati alla cattedrale, dove siamo saliti sulla torre più alta. Abbiamo visto tutta la città di RKV. Mi sono anche meravigliato dalla consapevolezza di scoprire quanto fosse grande la città. Siamo ripartiti per Akurery ma era tutto chiuso. All’ufficio informazioni abbiamo prenotato una stanza ad Husavik, località che destava particolare interesse in Tiziana. Così siamo ripartiti per la cascata di Godafoss. Abbiamo perso tanto tempo e ho fatto tante foto. Così abbiamo proseguito per lago Myvatan, con i pseudocrateri e abbiamo fatto infine un giro al cratere del Krafla. Un posto spettacolare, con l’acqua azzurra e lattiginosa.

Al ritorno ci siamo fermati al Gamli Bærinn, altrimenti se fossimo arrivati ad Husavik probabilmente avremmo saltato la cena

Tizi ha mangiato l’agnello. Io ho preso alla fine anche un pezzo di torta. Il bar era molto bello. Abbiamo così imboccato la 87, un posto desolato ma affascinante. C’era un sole accecante. Abbiamo fatto il giro in centro, erano due case in croce. Sono riuscito a telefonare a Stefano.

E poi siamo andati a dormire. Io sono crollato immediatamente. Tizi invece ha fatto una gran fatica a dormire perché non c’erano le tende e la luce era molto forte.

4 giugno 2006, domenica 04

Abbiamo fatto colazione e io ho fatto un giro in centro, mentre Tizi è rimasta in albergo a recitare le preghiere essendo domenica. Poi abbiamo fatto un giro a vedere le balene. Ne abbiamo viste tantissime. Soprattutto quando ci hanno dato da mangiare i cinnamon roll. Ci hanno seguito. Il tour avvistamento balene è durato circa 3 ore. Verso mezzogiorno siamo andati verso nord.

Ci siamo fermati praticamente subito dopo nella piana di Ásbyrgi. In particolare il laghetto di Botnstjörn. Un posto stupendo, un canyon lungo il quale abbiamo camminato per un paio di chilometri.

Proseguendo il nostro cammino, abbiamo scoperto che la 864, che ci avrebbe permesso di tagliare un fracco di chilometri era chiusa. Così abbiamo seguito la costa. Non so perché non abbiamo preso la 85, ma abbiamo fatto tutto il giro della costa. Siamo passati anche dal paesello di
Raufarhöfn. All’incrocio con la 917, anziché proseguire dritti, abbiamo deciso di scollinare la montagna. Insomma era un po’ ansiogeno perché con l’auto con il cambio automatico, non riuscivo a guidare perfettamente. Tra l’altro il tempo non era dei migliori. Giù nella vallata era tutta una serie di nuvole. Ma una volta raggiunto il crinale, lo spettacolo del Sandur che si vedeva dall’alto, questa baia di sabbia argentata, ci ha ripagato di tutta la fatica fatta fino a quel momento. Ci siamo fermati al Café Nelson ad Elgisstadir. Tiziana si è lanciata a mangiare carne di renna. Abbiamo pagato 8000 corone islandesi. Infine abbiamo fatto l’ultimo tratto fino a Seyðisfjörður. Ci siamo fermati anche a vedere la Gufufoss.La casa non era accanto all’albergo. Appena arrivati, ci hanno dato la chiave, senza nemmeno chiederci i documenti. Ci siamo addormentati subito.

5 giugno 2006, lunedì 05

Abbiamo passeggiato lungo il fiordo, volevamo fare un’escursione in kajak ma non avevamo tanto tempo. Ci siamo fermati tante volte lungo la strada per Egilsstaðir. Abbiamo osservato l’acqua che scorre sotto il ghiaccio. Alla Esso abbiamo fatto benzina. Il primo pezzo di strada era decente. Ci siamo portati a sud. Abbiamo fatto una piccola deviazione ad Hofn. Il tempo è diventato veramente brutto. Nonostante ciò abbiamo voluto vedere la Glacier Lagoon ma il tempo era indecente. E così siamo tornati indietro. Ad Hofn abbiamo prenotato l’albergo per la notte, Hotel Smyrlabjörg. Abbiamo visto le renne, uno spettacolo.

6 giugno 2006, martedì 06

Ho svegliato la Tizi alle 6,30 per dirle che c’era uno cielo spettacolare. Alle 8,30 siamo andati al ghiacciaio con la jeep. Ci hanno portato su fino in alto, in pratica allo Skalafellsjokull. Tiziana era contentissima. Al rifugio abbiamo affittato la motoslitta. Abbiamo speso una barbarità, ma è andata bene lo stesso.C’era anche il pranzo ma tizi non a voleva mangiare. Ci siamo fermati al rifiugio. Poi con la motoslitta ci siamo ribaltati. Una volta arrivati a livello mare, abbiamo preso la macchina e siamo andati alla laguna glacier. L’avevamo vista ieri ma questa volta la volevo vedere con il cielo azzurro. Abbiamo fatto un lungo giro per vedere le foche ma non c’erano. Così abbiamo proseguito e ci siamo fermati alla casscata di Svartifoss. Ho riconosciuto lo stesso percorso circolare della visita precedente. Tiziana era proprio contenta vedere le colonne di basalto. E poi abbiamo visto le case con il tetto di torba lì vicino. Arrivatia Klaustur, abbiamo mangiato al Systra Caffe. Tizi ha preso la zuppa, io un hamburgher e una cocacola. La carne era cruda. Così con una postazione di internet abbiamo scaricato un po’ di posta. Io ho telefonato a Stefano. Poco fuori abbiamo dato da mangiare ai cavalli. Il cottage dove ci siamo fermati faceva schifo. Puzzava un po’. Tizi non si sentiva molto bene. Aveva tanto freddo.

7 giugno 2006, mercoledì 07

Un cielo bruttissimo ci ha svegliato. Sono scappato dal cottage. Il cielo era completamente coperto. Non si vedevano nemmeno le montagne. Ci siamo fermati sulla famosissima spiaggia di Vik, per vedere i faraglioni. Ma pioveva, c’era la nebbia, faceva un freddo incredibile. Un cane voleva giocare con noi. Siamo letteralmente scappati. Siamo andati in un ufficio postale dove abbiamo spedito le cartoline. Così siamo andati alla cascata di Skógafoss. Ci siamo completamente lavati. Siamo stati fino alle 14. Giunti a Selfoss, in una panetteria, abbiamo preso un dolce e una cioccolata. Almeno ci siamo scaldati un pochino. Abbiamo fatto una strada impraticabile (su consiglio di un vecchio alcolizzato) piene di buche e solamente ghiaia. Ma tornare indietro non ci pensavo proprio. Siamo arrivati al Northen Light Inn, proprio accanto alla laguna Blue alle 18. Il costo era decisamente superiore rispetto alle altre strutture. Peccato che non fosse all’altezza, poteva essere un tre stelle. Siamo poi andati alla Blue Lagoon un paio d’ore ma l’acqua non era così calda. Tiziana era già pronta prima di me. Siamo andati a RKV, facendo alcuni giri. Siamo andati al parlamento dove si teneva un meeting dei primi ministri del paesi del nord. Siamo passati dall’università e dalla casa nordica. Infine siamo passati anche dal municipio.

Alle 22 dopo tre tentativi infruttuosi, abbiamo trovato il ristorante più bello e caro di tutta la città. Una cena che è costata all’incirca 100 euro. Lækjarbrekka nella Bankastraeti 2.

Al ritorno verso le una, eravamo ormai quasi arrivati ci ferma la polizia. Mi fanno salire in auto. Gli racconto tutto in perfetto inglese, che era tutto il giorno che ero in giro e che avrei avuto l’aereo il giorno dopo. Sono stati gentili e mi hanno fatto andare senza darmi la multa.

8 giugno 2006, giovedì 08

In teoria ci siamo alzati anche giusto in tempo per presentarci in orario in aeroporto. Siamo usciti dall’albergo alle 6,40. Incredibile. Tempo di fare benzina all’auto, di restituirla alla ren-a-car, che ci siamo trovati una folla oceanica in aeroporto. Ero veramente sconvolto. Non ce l’avremmo mai fatta in tempo. Poi mi è venuto il lampo di genio e ho fatto il check-in elettronico. Per fortuna, altrimenti avremmo perso l’aero.

  • Keflavik Amsterdam(07:55 -2-08:40-2)- (12:55-2- 13:15 -0) Durata 02:35

Siamo partiti con 40 minuti di ritardo. Si è vista molto bene RKV e la costa sud dell’Islanda. Sono riuscito pure ad intravvedere la Glacier Lagoon. Arrivati su AMS si è vista molto bene la cappa di smog. Ad AMS il solito casino per i biglieti, non accettavano monete, solo con carta. In centro città siamo stati assaliti dalla folla e dalle biciclette. Dopo un’intera settimana a vedere solo natura, è stato davvero uno shock. Comunque abbiamo passeggiato per primi gracth e siamo andati a vedere la casa di Anna Frank. Poi ho portato Tizi velocemente al quartiere a luci rosse. Non siamo entrati nel coffee shop. Ma ci siamo fermati in una cioccolateria, dove abbiamo mangiucchiato un pochino. Siamo stati inglobati da altre persone che nel frattempo si è seduta attorno a noi.

  • Amsterdam Malpensa(20:20+0-20:50 +0)- (22:05-0- 22:00 -0) Durata 01:10

Inizio

1 Giugno 2006

Fine

8 Giugno 2006

Giorni

8


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