Dovevi proprio essere arrabbiata. Guarda con che tempo mi hai accolto oggi! Eppure c’è sempre stato un accordo, un segreto, un’intesa tra di noi.
Non c’è stato un anno in cui tutto non fosse così perfetto, così gaudiente, emozionante. Oggi no, mi hai versato lacrime su lacrime.
Eppure non ti ho dimenticato, no, sono state le contingenze uniche di questo annus horribilis. Dovevo fare le vacanze, gli egoismi dei colleghi hanno sempre fatto slittare la partenza e poi mi sono dovuto accontentare di una meta qui vicina, io, proprio io, abituato alle migliaia di chilometri.
Eppure guarda, ti ho portato i fiori, ho mancato come al solito il vialetto. Peccato che non ti avessi portato il gatto, ma il custode non ha voluto. A nulla sono valse le mie rimostranze, che il cartello vietava l’ingresso ai cani. Ma non volendo fare questioni, già ero inverso di mio, l’ho lasciato in auto, probabilmente era pure quello che disederava….
Ho guardato le foglie, più gialle, più brutte, meno rosse, degli aceri dell’ingresso. No, non c’era verso che si potesse migliorare questo momento. Pazienza! Ho appoggiato il vasetto, ho asciugato la tua immagine lacrimante di pioggia e me ne sono andato, quasi sdegnato, infastidito dalle gocce che penetravano nei tessuti e mi inumidivano le spalle, ma davvero non ti ho mancato come se avessi perso il bus alla fermata. Ti ho dato il mio tempo, quel tempo necessario per un saluto, e per un pensiero.
Di più, non posso e lo sai bene.
Puoi lamentarti quanto vuoi ma è questo ciò che posso darti, almeno per il momento.
Lo ammetto! Ho comprato e letto un altro libro della Mazzantini. Da spararsi e defungere all’istante. Però a mia discolpa devo dire che l’ho acquistato alla Tigros di Veniano. Capite! Avevo sguinzagliato Mater libera per le corsie del supermercato e, sopraffatto dalla noia, mi sono fermato allo scaffalino dei libri. E così fu che la…
Ora che ci è scappato il morto, una ragazzina di 16 anni, nei boschi delle Prealpi besciane per la caduta di un albero, siamo qui tutti a dare la colpa al meteo impazzito, al cambiamento climatico, alla sfortuna, a quel povero albero sbattutto dalla forza del vento, a cui non ha saputo porre resistenza e…
Caro Moretti, quel “medico” in ritardo non mi va proprio giù. Innanzitutto voglio augurare alla ragazza una pronta e celere guarigione affinché possa godere della sua vita e realizzare i suoi sogni. Sono vicino al padre che ho abbracciato sull’ambulanza, permettendogli di vedere la figlia anche per pochi fugaci secondi. Ma caro Paolo, non mi…
Dopo 15 anni di cieli sereni e azzurri, estati interminabili, oggi finalmente un cielo grigio e una piogerellina insistente. Un tempo consono per l’autuno. Anche quest’anno sono venuto a Varese. Ho cercato di non avere fretta, di fare le cose con calma, di seguire il ritmo del tempo senza forzarlo. Ho comprato il solito vasetto…
Ti ho visto all’improvviso su un bus dell’AVT. Non avrei mai immaginato di incontrarti lì dopo averti lasciato pochi giorni prima in un carcere sporco e nauseabondo vicino all’aeroporto. Quella, era la seconda volta che ti vedevo in vita mia, caro padre. Non ho fatto in tempo a reggermi alle mie sicurezze che mi sono…