Lo scorso anno ero in Oman, quest’anno per gli ultimi giorni di vacanza da consumare entro la fine di Dicembre, ho deciso per le Canarie, precisamente per le due isole orientali dell’arcipelago: Fuerteventura e Lanzarote.

Diciamo subito che non sono proprio soddisfatto ma alla fine non avevo altra scelta. Il problema è il solito: dopo aver finito la notte, metà giornata è praticamente in vacca. Ho fatto di tutto per avere il giorno libero, ho sputato sangue, ma non c’è stato verso. Mi è dispiaciuto tanto, non avevo altra possibilità. Un collega era già in ferie, l’altro non poteva sostituirmi la notte… e, dunque, ci devo sempre rimettere io.

Ma stringiamo i denti. All this suffer is not in vain, potrebbe essere il soggetto della prossima missiva ai Corinti…

Mi spiego: se avessi avuto la giornata libera, avrei preso il primo volo per Londra e sarei andato alle Bermuda. Così senza problemi. Al caldo, al largo dell’Atlantico, in questa ciambella persa nell’Oceano. Chi è mai stato alle Bermuda? Su, alzate le mani… C’era un volo perfetto. Niente. Ho pestato la testa ma non c’è stato niente da fare.

Dove andare, dunque? Al freddo no. Ricordo il gelo patito a Edimburgo a inizio anno. No, proprio no. Grazie, no. Ma al caldo dove? Mezza giornata sprecata, diminuisci drasticamente le possibilità e mezzo mondo svanisce, soprattutto se hai cinque giorni. Grecia, Portogallo, Turchia. Uff, che menata, i soliti posti.

Poi controllando i voli ed esaminando le proposte, mi è venuta fuori la turisticissima Fuerteventura. Tutti gli alberghi pieni, mezza Casa Prina europea a svernare sull’isola. Dai, non sono così vecchio. Ci fosse stata Mater non avrei avanzato nessuna obiezione. Ma… o questo o questo. Tra l’altro il volo dell’Easy Jet c’era all’andata ma non al ritorno. Cerca e ricerca. La Neos mi viene in aiuto. Prenotazione doppia in simultanea con il patema d’animo ma alla fine ho trovato i voli, comodi, senza sbattimenti, secchi su Fuerte senza dover trottare negli aeroporti di mezza Europa. Unica consolazione.

Cerco di farmela andare bene. Sarà sicuramente bella, certo. Ma, ripeto, un’isola con un ingrediente esotico, l’avrei preferita di gran lunga… Il volo è stato lunghissimo, tutti a ronfare. Almeno l’Airbus 321 non era completamente pieno. Nubi, solo ed esclusivamente nubi, lungo la tratta mxp-genova-nice-barcellona-valencia. Apertura del cielo sull’Andalusia. Grenada ai piedi della Serra Nevada, Malaga così piccinina da lontano, riconosciuta soltanto dalla posizione dell’aeroporto e poi Gibilterra. Ecco ho riconosciuto perfettamente la geografia. Non una nube, quasi a dirmi: vedi? Lì inizia l’Africa e qui termina l’Europa. Passata la città di Algeciras di nuovo sono ricomparse le nubi ed è calato il sonno fino a Fuerteventura…