L’ultimo film di Robin Williams è dolorosissimo, drammatico, disperato. Un anticipo del suo suicidio. Dopo averlo visto, capisci che la sua morte ha avuto un senso ed era ineluttabile.
Nel film, l’attore arriva al tramonto della sua vita non riuscendo più ad ergersi e a imporsi con rispetto. La sua dignità viene svenduta al primo tossico escort incontrato così per caso. In un momento di insperata intimità si consuma tutto ciò che avrebbe dovuto accadere ben prima di quella serata in un motel. Non succede niente dal punto di vista sessuale in questa grande occasione, ovvio, ma ritrovarsi a letto con un giovane era molto di più di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Anzi, di più, capisce che ha buttato tutta la propria vita a rinnegare le proprie pulsioni. Purtroppo il riscatto non arriva e la vita di Nolan (ma che razza di nome è?) si disintegra dissolvendosi poco dopo.
Le fauci del famelico Leo (altro nome del cazzo) lo divorano e lo consumano. Tutta una vita a tener lontano quell’episodio di dodici anni avvenuto in una spiaggia, per poi affrontarlo nella sua interezza e drammaticità.
Robin Williams con i soldi spera di riuscire a tenersi a galla. Elemosina un abbraccio, del tempo per parlare, per elaborare e tirare fuori quello che ha nascosto fino allora. E’ così ingenuo che non capisce che ci sia qualcuno disposto a fare del sesso per soldi, disdegnando però un semplice amplesso.
Robin Williams perde tutto: il lavoro, la moglie, ma soprattutto lui, l’escort tossico, l’amore idealizzato e totalizzante, che per un’infinitesima frazione di secondo sembrava gli avesse regalato un pulviscolo di estrema felicità dopo aver raccontato di sé e del suo mondo.
Questo è il messaggio drammatico del film: non conta niente.
Nolan Mack: It just can’t be nothing, you know? It can’t. Because you’re here for a reason. You came in for a reason.
Leo: [trying to leave] No…
Nolan Mack: NO! You gave me that videotape, you told me about your mother, about leaving. It can’t be nothing, Leo. Look at me. Just look at me. It can’t be nothing.
Leo: It can be, alright. It can be. Cause it’s nothing. Cause it means nothing.
Terribile questa verità. Già non conta niente. NIENTE. Senza parole.
Michael Kiwanuka – Love & Hate
Standing now calling all the people here to see the show calling from my dealers now to let me go
i need something, give me something wonderful
i believe she wont take me somewhere i´m not supposed to be you can´t steal the things that god has given me no more pain and no more shame and misery
you can´t take me down you can´t break me down you can´t take me down
you can´t take me down you can´t break me down you can´t take me down
love and hate how much more are we supposes to tolerate can you see this world to me the longest day sometimes i get this feeling – makes me hesitate
i believe she wont take me somewhere i´m not supposed to be you can´t steal the things that god has given me no more pain and no more shame and misery
you can´t take me down you can´t break me down you can´t take me down
you can´t break me down you can´t take me down you can´t break me down
i can see that grace of glory And i´m on the way for the note of everybody i did something wrong
and now i feel some days of glory in the house of gold for the note of everybody with the heart of gold
Standing now calling all the people here to see the show calling all my dealers now to let me go i need something to give me something wonderful
Standing nowCalling all the people here to see the showCalling from my dealers now to let me goI need something, give me something wonderfulI believeShe wont take me somewhere I’m not supposed to beYou can’t steal the things that god has given meNo more pain and no more shame and miseryYou can’t take me downYou can’t break me downYou can’t take me downLove and hateHow much more are we supposes to tolerateCan you see this world to me the longest daySometimes I get this feeling, makes me hesitateI believeShe wont take me somewhere I’m not supposed to beYou can’t steal the things that god has given meNo more pain and no more shame and miseryYou can’t break me downYou can’t take me downYou can’t break me downI can see that grace of gloryAnd I’m on the wayFor the note of everybodyI did something wrongAnd now I feel some days of gloryIn the house of goldFor the note of everybodyWith the heart of gold
Caro A, vederti sorridente e soddisfato mi riempie di gioia. Non pensavo che mai avremmo potuto passare un momento assieme, tutto per noi. Ti sentivo vicino e affabile. Percepivo la benevolenza e la gratitudine. Ti ho ammirato a lungo mentre dormivi, con il volto rilassato e piacevolmente serafico. Non sai quanti sorrisi sulle tue labbra,…
Bad habits, le voglio scrivere anch’io le mie cattive abitudini, proprio in questo momento in cui tutti sono pronti a condannarti, a trascinarti in giudizio, a rubarti i soldi (tutto perfettamente legale, che vuoi che siano 100 quote di titoli di merda!, vero Simona), ad ammazzarti perché ti sei permesso di dare un bacio. Ho…
Manolo, infervorato dalla discussione pruriginosa in merito al povero omuncolo, autista di bus beccato in fragra flagranza di reato proprio nel momento in cui stava venenendo (ops), aggiunse alla fine che i colleghi erano tutti sollevati da una constatazione certa: nella ASF almeno non ci sono culattoni. Per fortuna! Sai, un uomo, accostato il bus…
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Jake, che notte che abbiamo passato assieme! Una magica notte nel cortile d’entrata del Comune di Como. Lo spoglio è finito a mezzanotte e un quarto, senza spargimenti di sangue (ma sì qualche scaramuccia sedata sul nascere) e poi di corsa al Palazzo prima di perdere la scarpetta e vedersi la Peugeot trasformarsi in zucca….