Non si discute: il libro di Carletto Genovese dedicato agli “Stemmi dei comuni comaschi” è una miniera di sorprese. Quella che in apparenza potrebbe sembrare materia arida e per pochi si trasforma pagina dopo pagina in storia viva e colorata, ricca di notizie e curiosità sulla nostra terra. Perché ogni stemma ha una sua intima ragione, richiama un’identità, un percorso storico, vanta precisi rimandi alla zona o a qualche evento decisivo per l’identità degli abitanti del luogo. Non è tutto: vi sembrerà strano, o perlomeno così ci è sembrato, questi stemmi non sono nascosti in qualche cassapanca o archivio comunale, no. Sono visibilissimi e diffusi su documenti ufficiali, cartelli stradali, certificati vari. E quindi fanno parte della nostra vita quotidiana, o perlomeno ci capita con discreta periodicità di incrociarli. Eppure – è sempre l’esperienza che parla – mica è detto che uno si interroghi sull’origine piuttosto che sul significato di questo o quell’emblema. Perché se è ovvio che Ponte Lambro, per fare giusto un esempio, abbia un ponte nello stemma, assai meno immediati risultano il leone d’argento di Luisago, la cicogna di Valsolda piuttosto che l’aquila di Pigra. Ci siamo fermati agli animali, lasciando stare un esercito di altri simboli e spunti che rendono facile una previsione: aprendo il libro, ciascuno di voi andrà difilato a sbirciare lo stemma del proprio comune, resterà sorpreso dai colori, i simboli, i rimandi, per tacer delle spiegazioni; poi – ve lo assicuro – comincerà a sfogliar le pagine una dopo l’altra, cavandone storie e curiosità che fanno di questi “Stemmi dei comuni comaschi” un volume davvero godibile e sorprendente. D’altronde il suo segreto è semplice: anche questa è storia, anche questa è vita.
È la terza puntata della saga delle Poste di Via Magni. Le altre le leggete qui (http://www.charliegolf.it/blog/le-poste-italiane-tra-villa-guardia-e-via-magni-altra-tragicommedia/) e qui (http://www.charliegolf.it/blog/le-poste-italiane-di-via-magni-una-tragicommedia/). Ho fatto nei giorni scorsi un ordine su Amazon, spalmato su due pacchi che sarebbero arrivati prima di Natale. Oggi, alle 13.08, mi arriva la notifica dell’arrivo di uno dei due alle poste di Rebbio….
Quest’anno, il mio 15 dicembre l’ho passato in terra di Puglia. Purtroppo solo due giorni. Non sia mai che per il mio capo uno possa divertirsi troppo e non fare turni. Ero attratto dalla città di Matera, ma poi ho deciso, una volta sbarcato a Bari, di rimanere in questa regione. C’erano tante cose che…
Ma sì, e ora che non ci sei più, mi sento smarrito, incapace di riflettere e di pensare. Trattengo il respiro: ormai sei lontano, lontanissimo. Mi chiedo perché e non c’è risposta… Nonostante tutto non sono riuscito ad abbracciarti tutto, per intero. Due masse così ingombranti… Respiro ora perché sento il desiderio impellente di respirare…
Sarò il battito di mani di cinquantamila persone come se fosse un unico suono. I’ll be your stadium, sarò come uno stadio, ovviamente pieno. La potenza evocativa della canzone del gruppo americano One Republic è così struggente ma si esaurisce con l’unica condizione possibile: ‘till love runs out. Se anche il più grandioso e sincero…
E facciamolo questo post lamentoso e piagnucoloso. D’altronde quando ci vuole, ci vuole. Il problema nasce da quella parola “personale” sul cartello “Vietato entrare”. A chi si riferisce esattamente? Al “personale” esclusivo dell’Ospedale? Non può entrare dunque chi non abbia un rapporto di dipendenza con la ASST? Il rapporto deve essere a contratto determinato o…
Come non festeggiare questo giorno? Io, proprio io, che mi sono votato anima e corpo all’araldica, in particolare a quella civica. Lo ricordo l’inizio di questo cammino, eccome se lo ricordo. Al confine tra Mozzate e Gorla. Il cartello stradale e… lo stemma. In quel momento mi cadde addosso un fulmine, mi si aprì un…
is it possible to buy it with postage to France?