Amos Riva

E’ bello stare lì in macchina, in trepida attesa, aspettandoti. Quando ti vedo ho un sussulto e mi piace vederti. Un sorriso ti si stampa sul volto. Perdi d’un tratto quell’aria professionale con la quale sei uscito dalla fabbrica. Ridiventi in poco tempo quello stesso di sempre. Semplice, spenseriato e minimale.

Indossi una camicia besciolina con un maglioncino azzurro e … non vado oltre. Mi sembri un lavoratore nel regime sovietico ma nonostante questo vecchiume nello stile, mi piace e sono contento di apprezzarti. Metti a posto il borsone con la roba sempre con quel bel sorriso. Ho un altro sussulto, mi accorgo che mi stai guardando e abbasso subito gli occhi. Non voglio lasciarmi sorprendere mentre ti osservo, mentre mi compiaccio della tua presenza e mi lascio cullare dai miei sentimenti. Lo so che tu mi puoi guardare quanto vuoi perché i tuoi sentimenti si fermano lì ma io no, non posso andare oltrre. Non posso allungare la mano e posarla sulle guance in segno di carezza, non posso mostrarmi dolce e affabile o al peggio abbracciarti. N…


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