Cara Madre, non sono riuscito a passare a trovarti al cimitero. L’avrei fatto ma il lavoro si è concentrato in questi giorni nonostante avessi lasciato un po’ di spazio. Ma ti prometto Martedì vengo da te e ti porto un po’ di fiori. Lo so sono ancora tanto arrabbiato, molto, per tutto quello che mi hai fatto e ancora oggi non mi sento per niente sereno. Ma sono onesto, molto onesto dentro al cuore e la mia onestà intellettuale è integra perché sono ancora qui, perché non mi sono ancora perso nonostante tutte le sbandate. Penso con la mia testa e tutto il mio essere ama ed è soliidale con il mondo intero. Certo ti odio ma almeno ora che sei sottoterra, non posso più temere e ti posso parlare e scrivere una lettera per dirti che ci ho pensato, che ti avrei dedicato la mia visita. tutto qui. Aspettiamo tra due giorni e verrò da te. Spero di non sbagliare il vicolo che porta alla tua tomba…
Ma ti pare che debba trovare le rose in fiore o in boccioli a metà ottobre? Non ci si capisce più niente. Ormai tutto è spezzato, non solo il cuore. Il tempo che fino a ieri sembrava di essere ad Agosto, ormai è inaffidabile. Sono venuto oggi, devo ammetterlo faceva freschetto, l’aria era frizzante ma…
Mi sono impegnato anche questa volta. No, non è stato un obbligo, sentivo questa esigenza: di venirti a trovare, lì ferma e immobile. Non avevo premura questa volta, ho guidato piano, sempre il cielo azzurro; ma dico io, ma ci hai fatto l’abbonamento? Non ho mai trovato una giornata brutta, neanche a volerla. Sempre quelle…
Mi chiedo perché i morti li debbano seppellire sottotera. Non so, non si possono mettere le loro ceneri tra le pieghe di un diario, o in un vasetto sugli scaffali di una libreria, o all’interno di una borsa…? Thoughts at Belforte Grave Yard… Alas, poor Yorick! I knew him, Horatio: a fellowof infinite jest, of…
Cosa sarebbe successo se avessi preso il tuo posto cinque anni addietro? Le cose sarebbero andate meglio. Tanto nessuno se ne sarebbe accorto e probabilmente qualcuno sarebbe stato felice. Ma il danno lo avevi già fatto. On the fifth anniversary…
E così sono tre gli anni trascorsi. Ho pure indovinato il giorno giusto sotto questo azzurro violento, stemprato soltanto da innocue nuvolette bianche sulla dolce collina di Biumo. Ho varcato il grande portale sovrastato da un enorme pronao sul quale campeggiava la scritta PAX. Mi sentivo stordito, una lieve vertigine. Pax tibi, avrei voluto dirtela,…
E ci siamo di nuovo. Dopo nove anni, sotto lo stesso cielo azzurro chiaro. Le foglie ancora di un giallo intenso. Sembra ieri eppure sono ormai un’eternità. Con la solita ansia crescente, mi incammino nel vialetto e calpesto i sassolini cercando di non far rumore. Questa volta vado a colpo sicuro, non sbaglio e arrivo…