Cara Madre, non sono riuscito a passare a trovarti al cimitero. L’avrei fatto ma il lavoro si è concentrato in questi giorni nonostante avessi lasciato un po’ di spazio. Ma ti prometto Martedì vengo da te e ti porto un po’ di fiori. Lo so sono ancora tanto arrabbiato, molto, per tutto quello che mi hai fatto e ancora oggi non mi sento per niente sereno. Ma sono onesto, molto onesto dentro al cuore e la mia onestà intellettuale è integra perché sono ancora qui, perché non mi sono ancora perso nonostante tutte le sbandate. Penso con la mia testa e tutto il mio essere ama ed è soliidale con il mondo intero. Certo ti odio ma almeno ora che sei sottoterra, non posso più temere e ti posso parlare e scrivere una lettera per dirti che ci ho pensato, che ti avrei dedicato la mia visita. tutto qui. Aspettiamo tra due giorni e verrò da te. Spero di non sbagliare il vicolo che porta alla tua tomba…
Finalmente sei morta. Non sono felice perché ogni morte porta sempre sgomento dentro di me… ma aspettavo da sempre la tua dipartita. Adesso che te ne sei andata via, sono libero da un legame che mi pesava. Non sono venuto all’ospedale, non verrò neanche al tuo funerale. E lo dico a scanso di equivoci: non…
E ci siamo di nuovo. Dopo nove anni, sotto lo stesso cielo azzurro chiaro. Le foglie ancora di un giallo intenso. Sembra ieri eppure sono ormai un’eternità. Con la solita ansia crescente, mi incammino nel vialetto e calpesto i sassolini cercando di non far rumore. Questa volta vado a colpo sicuro, non sbaglio e arrivo…
Ma ti pare che debba trovare le rose in fiore o in boccioli a metà ottobre? Non ci si capisce più niente. Ormai tutto è spezzato, non solo il cuore. Il tempo che fino a ieri sembrava di essere ad Agosto, ormai è inaffidabile. Sono venuto oggi, devo ammetterlo faceva freschetto, l’aria era frizzante ma…
No, non mi stanco. Mi sono ritagliato il tempo necessario per venire da te… Non so perché lo faccia dopo ormai 13 anni. Devo pulirmi la coscienza, devo dimostrare qualcosa? Non lo so di preciso. Ti vengo a trovare, almeno una volta all’anno e tu mi hai sempre accolto con un cielo terso, bellissimo, commovente….
And now silence! 16 ottobre 2011 When I find myself in times of trouble, mother Mary comes to me,Speaking words of wisdom, let it be.And in my hour of darkness she is standing right in front of me,Speaking words of wisdom, let it be.Let it be, let it be, let it be, let it be.Whisper…
Mi sono impegnato anche questa volta. No, non è stato un obbligo, sentivo questa esigenza: di venirti a trovare, lì ferma e immobile. Non avevo premura questa volta, ho guidato piano, sempre il cielo azzurro; ma dico io, ma ci hai fatto l’abbonamento? Non ho mai trovato una giornata brutta, neanche a volerla. Sempre quelle…