Film
Qui di seguito sono elencati i titoli di film presenti nella mia collezione di DVD. Di ciascuno sono stati inseriti la copertina, il trailer sotto forma di url a youtube, la trama in genere ricopiata da wikipedia e un commento. Ci tengo tanto ai film perché sono importanti, perché sono la più complicata forma di espressione visiva. Non tutti mi sono piaciuti, sia chiaro, ma la maggior parte è stata presa perché in qualche modo mi ha colpito.

Quando hai 17 anni
Ambientato in un paesino della Savoia, o da quelle parti, racconta la storia di due ragazzini completamente diversi tra loro, tra cui nasce una profonda amicizia che si trasforma poco alla volta in passione. Ci sono altri temi che vengono raccontati, e non si limita solo alla passione di due ragazzetti brufolosi.
Un film sempliciotto ma sincero e ben fatto.

Quasi amici
Divertentissimo, geniale, al limite della veridicità, se non fosse che si tratta di una storia vera. Bello, davvero tanto. Poi, certo ci sono molte cose romanzate ma chi se ne frega.
Musiche, fotografia, tutto geniale.

Restless
Avrei tanto voluto rivederlo dopo averlo visto in televisione. Il problema è che ho ordintato il Blueray senza accorgermene. Peccato. Ma ho un preciso ricordo e mi era piaciuto tanto. Poi si tratta di un film di Gus Van Sant per cui è di certo una garanzia. Sicuramente riuscirò a trovare il DVD

Restless
Questa volta ho azzeccato il formato. Me lo sono visto tutto. A dire il vero lo credevo migliore e meno patetico. Però è decente. E comunque Gus Van Sant è sempre una garanzia

Ritorno al Marigold Hotel
Il sequel di Marigold Hotel, dove un gruppo di anziani decide di svernare in India perché le cure costano molto di meno dell’inghilterra.
Gli arzilli vecchietti nonostante la cocente delusione dopo aver scoperto che il l’albergo prescelto è poco più di un rudere decrepito che cade a pezzi, non si lasciano andare e cercano di riportarlo agli antichi fasti diventando loro stessi dei manager per risollevare le sorti dell’Hotel.
Un film carinissimo e dolce.

Rock of Ages
La storiellina della protagonista, sfigata che arriva a Los Angeles in cerca di successo, è del tutto ininfluente rispetto all’impianto solido del musical, che è fenomenale.
Ancor più strepitosa è l’interpretazione di Tom Cruise nei panni di una rockstar con qualche acciacco che risolleva le sorti del Bourbon e convince anche i benpensanti che hanno ostacoloato in tutti i modi l’attività di questo luogo di perdizione e di sesso.
Alla fine è il rock che vince, la musica, quella cosa che fa sognare, che ci innalza al di sopra di tutte le miserie e pesantezze della vita quotidiana.
Davvero strepitoso!

Saint-narcisse
Un film terribile, assurdo, da malati mentali. Uno che einterpreta se stesso e il proprio gemello, credo che non stia molto bene. Non so perché abbia mai preso questo film

Sauvage
No, assolutamente no. Non ha un minimo di decenza questo film, al pari di quell’altro Head on! Capisco la storia parallela, quella minimalistica che poteva rivelarsi interessante, cioè tra il personaggio e il suo compagno e collega di sesso, ma non è stata nemmeno preso in considerazione.
Un porno. Nient’altro. Pure fatto male.

School of Rocks
Brioso e frizzante questo musical. E lo si vede (e si sente tutto d’un fiato). Proprio bello. Magari il protagonista non mi sembra molto azzeccato ma recita proprio benissimo.

Selma
Grandioso film, bellissimo. Proprio impareggiabile. Una ricostruzione di grande respiro. E la marcia organizzata per raggiungere il capitol a Montgomery capitale dell’Alabama.
La canzone Glory stupenda.

Seven
Mai visto.
Me lo ha regalato la mia piccola Allets nel ’98. Per ora non ho ancora voglia di vederlo.

Shame
Non so, troppo lugubre, tirato, complicato come del resto tutti i film di Fassbinder. Da rivedere

Shortbus
Diciamo che è a metà tra un fim porno, un documentario, un qualcosa che non sai bene come definire. Lo shortbus è questo locale dove il sesso è permesso in tutte le sue forme, anche le più orgiastiche.
Fa paura, anche se il tono del film dovrebbe essere molto lieve.

Silent youth
Una storiellina breve, breve tra un disadattato e un ragazzo equilibrato. Vagano per le strade di Berlino senza dirsi una parola, senza un cenno, senza niente.
Finisce mentre passeggiano sulla pista del vecchio aeroporto dismesso.
Da dimenticare

Son frère
L’avvicinamento di due fratelli quando il maggiore sa di avere una malattia inguaribile. Per il fratellino sarà un percorso di fatica e di continui rimandi al passato quando era totalmente ignorato.
Bella storia tra loro, ma non mi convince tutto il contorno (madre padre, fidanzata, fidanzato e medici).
Qualche incongruenza. Bellissima canzone finale

Sotto il cielo di Parigi
Un film che mi è rimasto nel cuore. Che ho sempre amato e che mi sono portato dentro di me. Peccato non averlo trovato in DVD, peccato per molte cose… Lucien mi parla direttamente, si comporta come mi sarei comportato io. E l’amore negato qui si riassume in un silenzio tragico e ostile. Grandissimo Marc quando dice: beato te che sai che cosa vuoi! Mi ferisce ancor di più che Marc sia realmente morto, una sfiga dietro l’altra, dopo il regista e non sapremo mai come sarebbe cresciuto e diventato. Un cameo cristallizzato nel tempo e dunque ancor più prezioso.
Avevo digitalizzato questo video da VHS con una qualità pessima, ma ora grazie a Netflix che insperatamente lo ha riproposto, sono riuscito a digitalizzarlo con una risoluzione decente e lo posto qui perché non ho altro modo per farvelo vedere, in quanto non esiste il DVD.
Buona visione.

Stranizza d’amuri
Un film amaro, violento, secco ed essenziale. Si percepisce tutta la sofferenza provata da questi due ragazzi adolescenti, che non possono vivere la loro storia.

Suite francese
La suite è la casa dove il tedesco si insidierà e troverà la bella francese e nota dopo nota ci sarà qualcosa di più. Ma la guerra li dividerà per sempre e l’amore resterà una cosa impossibile e solo un sogno.
Bello, non dolciastro, né sdolcinato. Abbastanza equilibrato.

Terkel in trouble
Un cartone animato danese con le canzoni di Elio e le storie tese. Un cartone simpatico, di amicizia, di scuola, di bullismo e di fedeltà. Carino. Ho anche la versione originale

The acrobat
Interessante, ma niente di particolare. Indugia un po’ troppo sulle scene di sesso. Diciamo che è un porno con un po’ di sentimento.

The Blues Brother
Che dire più di quanto non è già stato detto di questo film?
Semplicemente grandioso

The Curious Incident of the Dog in the Night-Time
La trasposizione teatrale dell’omonimo libro. Bellissimo.

The million dollar hotel
Praticamente sconosciuto, che non ha avuto molto successo. Peccato, perché avrebbe meritato molto di più. Questo intrigo psicologico, tra il protagonista, il cadavare e una donna misteriosa.
Mi piace, e mi dispiace che il protagonista, assolutamente geniale, non venga creduto quando confessa a tutti che è stato lui ad uccidere.
Molto bello e visionario, come tutti i film di Wim Wenders.

The millionaire
A dire il vero è una puntata de Il milionario. Ma tutto il resto è magistralmente descritto e girato con tanta forza, con tanta energia, con tale poesia. Una grandezza evocata in ogni frangente.
Non mi soprende per nulla che questo film abbia vinto l’Oscar.
Uno di quelli da mettere sulla classifica di uno dei film più belli.

The pass
Ultimamente non li capisco più questi film. Tanto osannato quanto mi sembra brutto, complicato e inutilmente esplicativo. Nelle stanze d’albergo ci sono 15 anni, ma nessun cambiamento fisico. Troppe parole, troppi dialoghi, tutto deve essere intuito, deve essere capito. Boh, io non ci ho capito proprio niente e non mi è nemmeno piaciuto.

The piano
L’umidità ti entra tutta nelle ossa; la senti che ti pervade e non riesci a sentirti asciutto. Una storia straziante di una donna cocciuta che non si concede al suo marito, ma si lascia andare poco alla volta, lezione dopo lezione, tasto dopo tasto, al finto maori che l’ha ricattata dopo aver comprato il suo piano, che altrimenti sarebbe rimasto sulla spiaggia.
Il marito pervaso da una gelosia morbosa, accecante, le taglia il dito di una mano. La storia a questo punto deve risolversi.
Non si arriverà alla tragedia ma poco ci manca: il piano sarà l’unica cosa che andrà distrutta. Peccato, non per il piano, ma per il marito, Sam Neill, che oltre ad essere cornuto, non avrà più possibilità di vedere la moglie. Ed era l’unico tra i due protagonisti che tifavo tremendamente. Le note della struggente canzone erano tutte per lui.

The rider
Silenzioso, incentrato sulla ferrea volontà del protagonista di tornare a cavalcare nei rodeo. Bellissimo e molta poesia.

The tits and the moon
Grande film di Bigas Luna sul complesso di Edipo mai risolto di un ragazzino catalano. Quasi onirico. Molto bello. Questa è la versione inglese.

The wall
Strafamosissimo, ci sarà un motivo, sicuramente. Uno dei più bei film visto nella mia vita. Tutto bello, qualsiasi cosa, le immagini, le canzoni, Bob Geldof e i bellissimi cartoni animati di Gerard Scarfe. Tutto, ma proprio tutto.

The war at home
Non sono molto amante delle serie TV perché si dilungano troppo. Non si riesce mai a capire dove vanno a parare ma questa mi era piaciuta molto davvero. Sono affezzionato ad ogni singlo episodio.

Through the never
Boh, non saprei esprimermi. Avevo visto alcuni pezzi e mi era piaciuto. Poi, una volta preso il DVD non sono mai riuscito a vederlo tutto senza addormentarmi. Forse troppo surreale, troppo assurdo, forse per la pesantezza dei Metallica, le cui canzone bisogna ascoltarle poco alla volta.
Mi prometto di guardarlo una volta per tutte, ma non adesso.

Ti stimo fratello
Non è certamente un capolavoro – un filmettino semplice semplice – ma mi è piaciuto proprio per la sua semplicità, onestà intellettuale. Mi colpisce molto la semplicità del film, senza effetti strabilianti. Lo si vede in un attimo e ti lascia tanto buon umore.

Trainspotting
Chi non conosce questo film di ribellione, di protesta, di droga e di gioventù.
Io lo ricordo sostanzialmente per Ian Mc Ewwan e mi basta soltanto questo

Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Un film duro, violento, che ti entra nel cuore. E’ antipatica la madre, così come lo sono tutti i protagonisti. Non ce n’è uno che si salvi, eppure a mano a mano che il film si snoda, si riesce a comprendere che in realtà nessuno è quello che sembra.
La madre è dura con se stessa perché nella sera in cui fu uccisa la figlia, nell’alterco che ebbe con lei, le aveva augurato di essere violentata. Lo sceriffo è malato terminale di tumore e decide di non soffrire più, uccidendosi.
Il poliziotto stronzo, che viene estromesso dal suo ruolo, alla fine capisce dove sbaglia e accetta la sua natura e diventa il primo quasi amico della sua acerrima nemica.
Un film tenace, che tiene col fiato sospeso, condotto magistralmente bene, scarno, avido nei contorni. Le scene sono dirette, non ci sono fronzoli, non si disperde.

Un amore perfetto
Di perfetto non c’è nulla. Il Cremonini ha voluto strafare con questo filmetto insulso , stupito e marchettaro. Ma la freschezza dei vent’anni arriva soltanto una volta sola e si perdona quasi tutto. L’ho comprato per il Cesare, soprattutto per quel bacio amicale tra i due ragazzi. Il solo e unico motivo per cui ho comprato il film. Per il resto da buttare via tutto.

Un bacio
Pensa: per fortuna che l’amicizia ti salva la vita. Non oso immaginare cosa sarebbe successo in caso contrario, visto che per un bacio il protagonista è stramazzato a terra, stecchito, con un emotorace massivo causato da un proiettile sparatogli proprio dall’amico.
C’è un qualcosa di perverso che non riesco a capire in questo film osannato da tutti; bellissimo, per l’amore del cielo -io amo Ivan Cotroneo per la sua freschezza e semplicità- ma qui davvero, a mio avviso, si vuole dare un significato completamente sbagliato.
Non è un film sul bullismo di oggi e nemmeno sull’acne puberale come si vuole far credere. Semplicemente racconta la sociopatia vissuta da un gruppo di ragazzi ventenni, spacciati per adolescenti.
Lorenzo, un disadattato, è il primo a non accettarsi sognando un ingresso trionfale e un riscatto che la scuola gli ha già dato. Ma no, lui vuole qualcosa di più rispetto ai suoi coetani. È lui stesso che vuole distinguersi dagli altri, mettendo un limite ben marcato.
L’altra disadatta è lei, Blu che dopo aver scopato tre ragazzi, a distanza di un anno, rivedendosi in un filmato, capisce che forse sarebbe meglio convertire le sue colpe in accuse: d’altronde l’hanno fatta bere, non capiva un cazzo e via… Bah, non ci arrivo proprio alla sua psicologia, però la denuncia lei la formula bene, eccome. Certo, dopo un anno. Scusa, sei stronza.
Infine il bell’Antonio, tenebroso e idiota, che alterna comportamenti distimici, non riuscendo ad esprimere mai una vera e propria personalità, deve cercare sempre delle motivazioni dal fratello morto e sepolto che gli appare prima di addormentarsi.
Lorenzo minaccia la libertà sessuale di Antonio perché se lo vuole scopare con la scusa di amarlo. Antonio, lover incomprenso, viene semplicemente ignorato da Blu perché troppo sempliciotto e ritardato, e Blu, beh, si accorge che è tempo di far fruttare la sua condizione di donna violentata.
Ovvio che poi succedono i casini. E il patatrac è prevedibilissimo.
Ma la colpa, per il film, deve per forza ricadere sul branco, quella coltre di ragazzi che abitano la scuola e che sono davvero i più equilibrati.
Invece no: i ragazzi accettano Lorenzo, che però non vuole farsi accettare da loro. Si stringono attorno ad Antonio, che si era lasciato andare in un momento di smarrimento durante un bacio a tradimento. Anzi, lo supportano per evitare una tragedia. Di più: lo rincuorano restituendo il regalo che Lorenzo gli aveva dato e che Antonio lo aveva gettato via in segno di disprezzo.
Altro che amicizia! Il bacio è un irrituale gesto patetico, un legame non compensato da nessuno dei protagonisti che tornano ad essere singoli, per scelta o per necessità. Appunto, alla faccia dell’amicizia che ti salva la vita.
Un film tristissimo, certo molto bello, con molti spunti musicali e coreografici, ma che non deve essere spacciato per quello che non è.
Il disagio della solitudine è il vero malessere, le problematiche sulla tolleranza e sull’accettazione sono solo un pretesto! Sono tutte panzane. Hai voglia di giustificare un bacio. con l’abbraccio ancestrale del fratello Massimo; lui, il fantasma, gliele sussurra tutte le motivazioni, ci sei andato tu a casa sua, ti è pure piaciuto, non puoi negarlo.
È il rifiuto il nodo indissolubile, su cui ovviamente chiunque non perfettamente formato a livello psicologico crolla.
Cretino doppiamente l’altro, il Lorenzo. Primo per aver cercato di ottenere un insperato amplesso da una persona che non avrebbe potuto restituire. Secondo per aver voluto a tutti costi un incontro intimo… Beh, Lorenzo ha firmato la sua condanna a morte con il bacio, non molto diversa dalle morti suicide dei teenagers americani.
Ecco, Ivan hai fatto un bel film, ma di certo l’amicizia non ti salva la vita, nemmeno aggiungendo la scena finale, mentendo spudoratamente a te stesso, dicendo che bastava poco. No, non bastava poco, no, assolutamente. E un bacio è una forma di violenza sessuale, se non approvato. Punto. Stop.